AREZZO
CAFFE' DEI COSTANTI AD AREZZO

In Piazza San Francesco 19/20, ad Arezzo, sorge dal 1805 il Caffé dei Costanti, salotto aretino per eccellenza, lignaggio e frequentazioni. Nato dall’Accademia dei Costanti e riservato ad accademici e nobili, aprì al pubblico nel 1819. Il Granduca di Toscana, in visita alle zone risanate in Val di Chiana, vi fece sosta nel 1843; Marinetti, nel 1913, fu inseguito fin dentro il locale dalla folla che lo aveva fischiato a una pubblica lettura di poesie futuriste. Lo scrittore Edward M. Forster, folgorato dagli affreschi di Pier della Francesca nella Basilica di fronte, corse qui per sostenersi con un cordiale. Frequentato da D’Annunzio, Piovene e Benedetti Michelangeli e squisitamente restaurato, è stato un set del film Oscar “La vita è bella”.
FIRENZE
CAFFE' GIUBBE ROSSE A FIRENZE

In Piazza della Repubblica 13/14 R, a Firenze (FI) sorge dal 1890 il Gran Caffè Giubbe Rosse. Tra fumo, spumante e assenzio, consumavano qui le notti le anime esaltate del Futurismo fiorentino, i redattori di Lacerba e della Voce: c'erano Papini, Prezzolini, Slapater, Palazzeschi, Rosai, Stuparich, Viviani, a cui s'univano Boccioni, Russolo, Balla, Severini, Marinetti. Il caffè fu anche frequentato da Vittorini, Gadda e Montale che diede vita, ogni mercoledì, agli "Incontri letterari".
CAFFE' LA LOGGIA A FIRENZE

Il Caffè bar ristorante La Loggia sorge dal 1876 in Piazzale Michelangelo 1, a Firenze. Domina tutta Firenze questa splendida architettura dell’urbanista Giuseppe Poggi, che nel 1865 la concepì come museo nel progetto del viale dei Colli e di piazzale Michelangelo. A tavola e tavolino, fu sosta preferita del barone Bettino Ricasoli, creatore del Chianti, e di Massimo d’Azeglio. Nel 1916, fu teatro delle gesta di Marinetti, padre del Futurismo, che qui girò un episodio dell’introvabile film "Vita futurista". E per i loro incontri, lo scelsero Papini, Soffici, Spadolini e Bargellini, anime della cultura italiana.
CAFFE' PASZKOWSKI A FIRENZE

In Piazza della Repubblica 6, a Firenze sorge dal 1846 il Caffè Paszkowski. Papini, Soffici, Salvemini e persino Cesare Battisti erano qui. La tradizione di pensiero del Caffè non si è persa. Ancor oggi, all'aperto, o nelle accoglienti sale riportate all'eleganza delle origini, ci si trova vicino a grandi letterati di Firenze. Sulla grande piazza della Repubblica le chanteuses allietano i clienti del Paszkowski.
PASTICCERIA GILLI A FIRENZE

In Via Roma 1/R, a Firenze, sorge dal 1848 la Pasticceria Gilli. Nata in via Calzaioli, come “Bottega dei pani dolci”, il personale di Gilli, salutò i volontari che partivano per Curtatone e Montanara, battaglia-simbolo di patriottismo contro l’Austria al canto di “Addio mia bella addio, l’armata se ne va”. Trasferito in via degli Speziali, ingolosì Lina Cavalieri e Fregoli che si esibivano al celebre Trianon di fronte. Ai primi del 1900, sulla turbolenta piazza del Futurismo fiorentino, divenne l’elegante caffè degli intellettuali “ordinati”, dove sostava Carducci e dove Prezzolini incontrava i suoi redattori de “La Voce”.
PASTICCERIA RIVOIRE A FIRENZE
In Via Vacchereccia 4 R, a Firenze sorge dal 1872 la Cioccolateria Rivoire, fondata del torinese Enrico Rivoire, cioccolatiere di corte, che scese insieme ai piemontesi sull’onda di Firenze capitale d’Italia e che aprì un laboratorio per la produzione di cioccolato di fronte a Palazzo Vecchio. Si narra che fu lui a far conoscere alla grande nobiltà del Giglio le dolcezze sabaude. In stile primi del Novecento, conserva le raffinate ricette che ne decretarono il successo, le vetrine con belle scritte in oro, l’elegante sala dal gusto classico e i tavolini all’aperto su una delle più belle piazze d’Italia.
PISA
CAFFE' DELL'USSERO A PISA

In Palazzo Agostini - Lungarno Pacinotti 27, a Pisa, dal 1794 sorge il Caffè dell'Ussero. Il quattrocentesco Palazzo Agostini, sul Lungarno è pieno di gloriosi ricordi dei suoi illustri frequentatori risorgimentali, quand’erano studenti: Domenico Guerrazzi, sospeso dall’università per aver declamato qui una notizia sui moti carbonari; Giuseppe Montanelli, volontario a Curtatone e Montanara; Giuseppe Giusti, che lo rese famoso nelle “Memorie di Pisa” del 1841; Renato Fucini, Giosuè Carducci. E Mazzini e il garibaldino Abba. Nel 1839, fu sede di riunioni del primo Congresso Italiano degli Scienziati.
CAFFE' SALZA A PISA

Il Caffè pasticceria ristorante Salza sorge dal 1928 in Via Borgo Stretto 44, a Pisa. Creato da Federico Salza, il cui figlio Silvio inventò il “banqueting” intorno al 1950, è la pasticceria per eccellenza dei pisani. Fornitrice della Real Casa dal 1931, qui la regina Elena di Savoia ordinava i cioccolatini da donare al personale della tenuta di San Rossore prima del rientro al Quirinale in autunno. Colpita durante la seconda guerra, si presenta oggi con un elegante stile anni Quaranta.
LUCCA
CAFFE' DI SIMO A LUCCA

In Via Fillungo 58, a Lucca, sorge dal 1846 l’Antico caffè Di Simo. Sotto questo nome si cela l'antico Caffè del Caselli, inimitabile cenacolo d'intelletti, sede per anni dell'omonimo premio dedicato a tutte le arti. Lo amavano Puccini, Pea, Praz, Pascoli, Quasimodo, Ungaretti e molti artisti stranieri. Conserva gli arredi originali in squisito Liberty e moltissimi ricordi firmati dai grandi nomi e dedicati all'amico-mecenate Alfredo Caselli.
PISTOIA
PASTICCERIA VALIANI A PISTOIA

In Via Cavour 55, a Pistoia, sorge dal 1864 il Caffè pasticceria Valiani. I muri che lo ospitano, nel '300, racchiudevano l'Oratorio di S. Antonio Abate. Da tempo, nel Caffè si sono scoperte le preziose vestigia antiche, delicati affreschi giotteschi di scuola pistoiese. Ospiti illustri, negli anni, Verdi, Rossini, Bellini, Leoncavallo, Giordano, Puccini. Nel sottosuolo la galleria d'arte, di Arrigo Valiani.
PRATO
PASTICCERIA MANNORI A PRATO

Luca Mannori un giovane con la passione per la musica, tanto forte che dopo dieci anni di Conservatorio si diploma in percussioni. Nel frattempo sposa Marina e decide di entrare in banca, l'esperienza poco adatta ad un creativo dura sette anni, dopo i quali, nel 1987, decide di rilevare l'azienda di famiglia da due generazioni e di trasformare una semplice latteria in bar, pasticceria, cioccolateria. Ricerca, studia e si accultura nell'arte dolce con la stessa determinazione con cui si era avvicinato alla musica. Esperienze corsi e contatti con Maestri di fama internazionale ed esperienza all'estero lo portano ad essere quello che è oggi, una naturale e spiccata professionalità unita all'amore per l'estetica ed il buon gusto. Un primo concorso lo vede IV al Salone Internazionale della Gelateria e Pasticceria di Rimini. Come da musicista, lo studio dell'armonia gli permetteva di leggere melodie e farne musica dentro prima che ponesse le mani sullo strumento ecco che Luca Mannori possiede un tale archivio mnemonico da riuscire a conoscere il gusto di un'opera prima ancora che le materie prime formino l'idea.
1992 - si classifica alle selezioni per la Coppa del Mondo, entra a far parte dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani, vince il Grand Prix Internazionale del Cioccolato a Perugia
1997 - campione del mondo, medaglia d'oro per la migliore brioche
1998 - medaglia d'oro per la migliore presentazione, medaglia d'oro per la migliore qualità della mignon e monoporzione, 1° classificato europeo con medaglia d'oro a Montecarlo
2000 - Eurochocolate Award quale miglior cioccolatiere dell'anno, entra a far parte della prestigiosa associazione Relais Desserts International
2001 - medaglia d'oro con la miglior torta agli agrumi FIORIDARANCIO
2002 - viene eletto dall'A.M.P.I. migliori pasticcere dell'anno
2003 - medaglia d'oro per la miglior colomba innovativa, tavoletta d'oro quale migliore tavoletta fondente dell'anno premiato dalla Compagnia del Cioccolato
2004 - nasce "Come Musica" il suo primo libro
2005 - "Come Musica" vince in Svezia il premio "Miglior libro della Categoria"
PASTICCERIA NUOVO MONDO A PRATO
La nota guida Gambero rosso lo annovera tra le massime eccellenze della pasticceria italiana, il popolo del web non fa altro che consacrare questo successo trasformando Paolo Sacchetti nella star del giorno. La notizia della premiazione della pasticceria Nuovo Mondo con il riconoscimento più ambito, le Tre Torte, è stata lanciata subito in rete raggiungendo oltre un migliaio di lettori. "Mi fa enormemente piacere - commenta Sacchetti - per la quarta volta consecutiva sono stato inserito nella guida del Gambero rosso insieme ai mostri sacri della pasticceria italiana, ma sapere che il pubblico condivide questo risultato mi rende ancora più orgoglioso".
Il grande risalto mediatico sulla pasticceria, e più in generale sulla cucina, sta producendo i suoi effetti in termini di percezione del mestiere del pasticcere che mai come adesso è stato così ambito anche dai più giovani. "Premesso che per me non è un sacrificio alzarmi tutti i giorni alle 5 e lavorare fino alle 9 di sera, bensì un privilegio perché il lavoro che faccio mi piace - afferma - l’idea che il mondo ha di questo mestiere è cambiata molto. Soltanto sei anni fa facevo una gran fatica a trovare un giovane disposto a venire in pasticceria a imparare, eppure ero già vicepresidente dell’Accademia dei pasticceri italiani; oggi la situazione si è ribaltata e sono i ragazzi che si fanno avanti proponendosi per stage o tirocini pur di inserire nel proprio curriculum un’esperienza lavorativa nella mia azienda. I vari format televisivi sulla cucina, da MasterChef in poi, hanno senz’altro contribuito ad aumentare la popolarità della cultura del food". E c’è mancato davvero poco che anche Sacchetti diventasse un personaggio televisivo assumendo il ruolo di giudice in una trasmissione intitolata “Il miglior pasticcere”,che andrà in onda sulla Rai da fine novembre. "Purtroppo ho dovuto rinunciare perché mi avrebbe portato via troppo tempo - afferma - per due giorni a settimana sarei dovuto andare a Roma per impegni televisivi e questo non era fattibile". Non è escluso che più avanti non possa farlo, magari quando avrà cresciuto in azienda un valido sostituto, ruolo a cui ambisce suo figlio Andrea, esordiente in pasticceria.
SIENA
Wine shop Poggio Antico a Montalcino
La sensibilità progettuale di Nathalie e Virginie Droulers dà nuova vita al wine shop della tenuta Poggio Antico sulle colline di Montalcino. Una tenuta dal fascino fiabesco, immersa nelle più alte colline di Montalcino, in Val d'Orcia, Toscana. 200 ettari, di cui 33 adibiti a vigneto, dedicati soprattutto alla produzione del Brunello. Poggio Antico, tra le realtà protagoniste della storia del borgo medievale degli ultimi trent’anni, si configura come un corpo unico circostante la cantina di vinificazione, a cui si accede percorrendo un meraviglioso viale di cipressi.