martedì 3 dicembre 2024

Meta del giorno: Lombardia

 

🏞️ TOUR "MERAVIGLIE DELLA LOMBARDIA" – ITALIA

🗓️ Durata: 6 giorni | 📍 Regione: LOMBARDIA (Italia Settentrionale)

🧳 Partenza consigliata: Milano | Periodo ideale: Primavera – Autunno

🏙️ Giorno 1 – Milano: la capitale della moda e del design

  • Visita al Duomo, Galleria Vittorio Emanuele, Castello Sforzesco
  • Cena nei Navigli
  • Pernottamento: Hotel Berna, Milano – €140

🌊 Giorno 2 – Lago di Como e Bellagio

  • Treno Milano–Como + battello per Bellagio
  • Visita a Villa Carlotta o Villa Balbianello
  • Pernottamento: Hotel du Lac, Bellagio – €130

⛪ Giorno 3 – Bergamo Alta e Brescia

  • Visita a Bergamo Alta: mura veneziane, Piazza Vecchia, funicolare
  • Sosta a Brescia: rovine romane e il Castello
  • Pernottamento: Hotel Master, Brescia – €110

🏞️ Giorno 4 – Lago di Garda: Sirmione e Desenzano

  • Relax a Sirmione: terme, castello Scaligero, grotte di Catullo
  • Crociera breve sul lago
  • Pernottamento: Hotel Olivi Thermae & Natural Spa€140

🏛️ Giorno 5 – Mantova: arte rinascimentale

  • Palazzo Ducale, Camera degli Sposi (Mantegna), Palazzo Te
  • Pranzo tipico mantovano (tortelli di zucca, sbrisolona)
  • Pernottamento: Hotel Casa Poli, Mantova – €110

🚗 Giorno 6 – Ritorno a Milano e shopping

  • Ultima giornata per Brera, musei o shopping in Corso Buenos Aires
  • Rientro nel tardo pomeriggio

💵 COSTI STIMATI

Voce di spesa Costo
🚄 Trasporti (treni + battelli + noleggio auto) €160
🏨 Hotel (5 notti) €630
🎫 Ingressi + attività €100
🍽️ Cibo e bevande €180
TOTALE ~ €1.070

ℹ️ Informazioni utili

  • ✅ Viaggio adatto anche con mezzi pubblici (trenitalia + battelli)
  • ✅ Nessun documento richiesto per cittadini UE
  • ✅ Cucina tipica: risotti, formaggi, vini lombardi (Franciacorta, Valtellina)
  • ✅ Periodo migliore: maggio-giugno e settembre per clima e meno turisti

RISTORANTI

BERGAMO

RISTORANTE DA VITTORIO A BRUSAPORTO (BG)Da Vittorio

Da Vittorio: la storia di un talento. ll talento di Vittorio Cerea che nel 1966, insieme alla moglie Bruna, aprì il suo ristorante a Bergamo. Bruna e Vittorio Cerea erano una giovane coppia innamorata e con la passione della cucina, quando aprirono nel centro di Bergamo il ristorante Da Vittorio. Era il 1966 e la cucina di pesce, diventata uno dei fiori all'occhiello del locale, ancora faticava a trovare spazio nei menù, oscurata dal primato delle carni. Fu una scommessa grande, vinta grazie ad approvvigionamenti quotidiani ed elaborazioni squisite. Bergamo divenne rapidamente una tappa imprescindibile per gli appassionati del buon mangiare, e insieme al successo arrivò anche la prima stella Michelin (1970), raddoppiata, insieme al crescere di votazioni e giudizi dei più prestigiosi critici gastronomici italiani e stranieri, nel 1996. Negli anni 2000 si è anche realizzato il sogno di entrare nella superguida dei migliori locali del mondo. Prima con l'iscrizione ai "Relais Gourmand" (ovvero, la sezione ristoranti), poi, dopo pochi mesi dal trasferimento nella prestigiosa villa con camere affondata nel verde della Cantalupa, a Brusaporto - con l'ingresso nei circuiti Relais&Chateaux e Les Grandes Tables du Monde. Ed infine, nel 2010, la tanto ambita terza stella Michelin.
Le materie prime sono di altissimo livello: scampi di Mazara del Vallo, carni piemontesi, funghi nostrani, tartufi d’Alba e una quantità indescrivibile di altri ingredienti che viaggiano ogni giorno dai luoghi di origine alla cucina del ristorante. Il concetto di "tradizione lombarda e genio creativo" ben rappresenta il filo conduttore dei menù che sono aggiornati e rivoluzionati insieme al divenire del mercato e delle stagioni. La cura, l'attenzione e l'approfondimento dei temi culinari è allargato per non far torto a nessun palato. L’evoluzione della cultura in cucina ha portato alla conoscenza approfondita e perfetta delle materie prime, alla scelta di tecniche ricercate ed al rigore assoluto nella manipolazione. Libertà negli accostamenti, piccoli tocchi di colore e vivacità dei sapori creano contrasti che si incontrano fisicamente in un crescendo di armonia del gusto.
La cura, l'attenzione, l'approfondimento dei temi culinari è allargato per non far torto a nessun palato.

TAVERNA DEL COLLEONI A BERGAMOTaverna del Colleoni
La taverna del Colleoni di Bergamo dal 1744 è intrisa di storia lombardo-veneta, in un palazzo del XIV secolo, ristrutturato nientemeno che dal Bramante. E’ dedicata al condottiero e affacciata su una delle più belle piazze d'Italia. Un'armonia di sale e di ricette antiche che hanno affascinato persino il grande Le Corbusier.

BRESCIA

OSTERIA DELLA VILLETTA A PALAZZOLO SULL’OGLIOOsteria della villetta
Collocata in una bella palazzina novecentesca, l’Osteria della Villetta, in Via Marconi 104 a Palazzolo sull'Oglio (BS), dal 1900 e’ tra le ultime osterie ferroviarie italiane, di cui conserva, con eleganza, ambienti, arredi, e ricette. Sorta sulla Imperial-Regia Privilegiata Strada Ferrata Ferdinandea Lombardo-Veneta, la prima ferrovia Venezia-Milano, dagli anni Sessanta e’ stata cenacolo di pensiero artistico, con Restani, Pomodoro, Mendini, Rotella, Kostabi, i cui omaggi spiccano alle pareti.

RISTORANTE AL MIRAMONTI L'ALTRO A CONCESIO (BS)Al Miramonti l'altro

È un’ambasciata della grande cuisine in Italia il Miramonti l’Altro. Nel piatto va in scena l’orgoglio di un grande chef neoclassico, applicato anche alle emozioni delle specialità bresciane.
Nato a Nantes nel 1963, Philippe Léveillé ha frequentato l’alberghiero di Saomure prima di avviare una girandola di peregrinazioni in giro per il mondo. Dall’esordio parigino presso l’Hotel Winsor Clovis, all’Hotel Helton Kennedy di New York, al ristorante Boucairre Meridiane in Martinica, al Vis Palace Grand Corniche a Montecarlo,  alle Maschere di Iseo, all’antico ristorante Ponte di Briolo, al Miramonti di Caino presso la famiglia Piscini, al Miramonti l’altro a Concesio.
La grande tecnica di Philippe, che padroneggia l’accademia, si incontra con il savoir-faire insuperabile di Mary Piscini, che gli trasmette i segreti dei suoi piatti prima di lasciargli definitivamente i fornelli. Con il migliore degli happy end, il matrimonio d’amore si concretizza nella fede che cinge l’anulare suo e della bella Daniela, elegante padrona di casa insieme al fratello Mauro Piscini.

RISTORANTE AL VILLA FELTRINELLI A GARGNANO (BS)
Villa Feltrinelli
C’è un marchigiano, poco più che quarantenne e innamorato del lago, dietro il recente primato di Villa Feltrinelli nella ristorazione: mai sulle sponde del Benaco, un locale aveva conquistato due stelle per la Guida Rossa Michelin. Stefano Baiocco, anconitano doc, è executive chef del cinque stelle di Gargnano, considerato uno dei luoghi di maggiore charme in Europa.
Baiocco è giramondo di vocazione. Giovanissimo è già all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, poi a Parigi - alla corte di due grandi come Alain Ducasse e Pierre Gagnaire - e poi tra Yokohama e New Work, Hong Kong e Oxford, ancora Parigi e la Spagna. Ci vogliono il mare di Ravello e la carica di sous-chef al Rossellinis di Palazzo Sasso, location tra le più belle del Tirreno, per farlo rientrare in patria. Tre anni intensi, e dopo vari contatti infruttuosi arriva la chiamata da Villa Feltrinelli, all’epoca gestita dal gruppo di Bob Burns, magnate del lusso statunitense che aveva rimesso in sesto la location dopo decenni di incuria.
Il passaggio è stato fondamentale, Burns è un maestro del settore ma aveva un concetto di cucina “vecchio” per l’hotellerie, molto americano. Il nuovo proprietario ha deciso di investire e ha creduto nella sua filosofia, non a caso si è conquistata subito la prima stella. Da quel giorno la percentuale di clientela italiana al ristorante, generalmente più competente, è cresciuta sino al 50% attuale. La doppia stella Michelin arriva nel 2012. Baiocco è noto nell’ambiente per aver creato uno straordinario giardino di erbe e fiori commestibili che ispira la sua cucina.
A Villa Feltrinelli i clienti sono gourmet abituati a ristoranti top che prediligono il menu degustazione e ospiti che non amano i piatti complicati: si deve accontentare tutti.

RISTORANTE LIDO 84 A GARDONE RIVIERA

È in quel giardino diffuso che prende il nome di Gardone Riviera, sulla sponda occidentale del lago di Garda, che Giancarlo e Riccardo Camanini hanno deciso di inaugurare l’avventura gastronomica del Lido 84. Qui, dove tra canfori ed ulivi, oleandri e buganvillee, comincia la meravigliosa “Riviera dei Limoni”, Riccardo ha deciso di radicare la sua cucina dopo un percorso di formazione che l’ha visto crescere al fianco di grandi maestri quali, tra gli altri, Gualtiero Marchesi, Raymond Blanc, Jean-Louis Nomicos e Alain Ducasse.

COMO

ANTICA OSTERIA CROTTO DEL SERGENTE A COMO
Crotto del Sergente
L’ultimo crotto di Como, testimone della tradizione secolare che utilizzava le cavità naturali nelle montagne per conservare cibi e vini, ospita. Nel Settecento era anche abitazione; nel 1880, come recita la licenza, la famiglia Cantaluppi lo trasformò in osteria con campo da bocce. Immerso tra alberi secolari e restaurato sapientemente nel 1997, conserva la grande volta originale di roccia rivestita di mattoni, la ghiacciaia, il portone ottocentesco con incastonate monete d’epoca e l’antico stabile soprastante. Cucina del territorio rivisitata con stile.

RISTORANTE BERTON AL LAGO A TORNO

Berton al Lago: bontà in riva al Lario. Il Sereno è un hotel di lusso che si trova a Torno (Como), sulla sponda orientale del Lario, e che gode di una posizione privilegiata. Al suo interno si trova anche il ristorante Berton al Lago (1 stella Michelin dal 2018, presa pochi mesi dopo l’apertura), gestito da Andrea Berton e condotto dall’Executive Chef Raffaele Lenzi, che ha un approccio molto rispettoso verso le materie prime e propone una cucina italiana con un twist moderno e contemporaneo. Lenzi, classe 1984 e di origine napoletana, ha quasi 20 anni di esperienza nell’industria della ristorazione. Ha iniziato a lavorare giovanissimo nella panetteria di famiglia per poi fare anche 6 anni di esperienze internazionali tra Londra, New York, Roma, Valencia, il Giappone e Milano, tra le quali spiccano quelle da Elio Sironi al Bulgari di Milano, da Pino Lavarra al ristorante Rossellinis di Ravello e da Stefano Baiocco a Villa Feltrinelli sul Lago di Garda.


RISTORANTE CROTTO DEI PLATANI A BRIENNO (CO)Crotto dei platani

Il Ristorante Crotto dei Platani a Brienno (CO) fondato nel 1855, nel cuore della montagna, è erede degli antichi crotti del lago di Como, cavità naturali della roccia dove si conservavano cibi e vini, con il grande camino e l’antica volta a botte dipinta a stelle, la terrazza sul lago ed il porticciolo era quartier generale dei più inafferrabili contrabbandieri, mimetizzati tra i boscaioli e cavapietre che frequentavano il locale. Oggi è soprattutto custode delle antiche ricette lariane.

TRATTORIA DEL VAPORE A CERNOBBIOTrattoria del vapore

In Via Comici 2/D, a Trieste sorge dal 1865 l’Antica trattoria Suban, uno dei locali più caratteristici della città. Ambientazione e arredi sono quelli di un tempo e ad andar a pranzo da Suban, appena in collina, sembra di fare un salto indietro negli anni. La cucina interpreta il ruolo eccellente della città mitteleuropea, con piatti dell'est e dell'ovest.

MANTOVA

RISTORANTE DAL PESCATORE A CANNETO SULL’OGLIO (MT)

Dal pescatore


MILANO

ANTICA OSTERIA LA RAMPINA A S. GIULIANO MILANESE
La Rampina
Lungo la Via Emilia, al km 314 a S. Giuliano Milanese (MI) sorge dal 1500 l’Antica Osteria La Rampina che conserva la struttura di antica cascina lombarda e nella quale si possono degustare i piatti della tradizione. La storia importante ha incrociato spesso i suoi locali. Nel 1515, la battaglia di Marignano, a seguito della quale i Francesi s'insediarono in Lombardia, venne combattuta nei suoi pressi. Il generale Radetzky la requisì con le truppe nel 1848, nel pieno delle Cinque Giornate di Milano. Alle pareti troverete l'elenco degli osti che l'hanno posseduta dal 1706.


ANTICA TRATTORIA DELLA PESA A MILANO
Pesa
Il profumo della storia dal 1880 abita all’Antica Trattoria Della Pesa, in una delle ultime, gloriose osterie di Milano. Dove hanno fatto sosta assidua generazioni di editori, come Mondadori, Longanesi, Rizzoli, di giornalisti, come Fraccaroli e Montanelli. E la cultura si è seduta a tavola con Boito, Malaparte, Buzzati, Prezzolini, Pasolini. Cibo e parlare milanesi.

RISTORANTE AL MUDEC DI MILANO

 

ristoranti

musei

Milano: città internazionale e punto di riferimento per il design, la moda e il cibo… Eccellenze che esprimono l’italian lifestyle celebrato in tutto il mondo. Situato in Zona Tortona, al terzo piano del MUDEC-Museo delle Culture, nel cuore del design district, è un luogo in perfetta sintonia con la nostra filosofia di cucina che ha nella sperimentazione e nella ricerca i suoi capisaldi. È qui l’opificio di alta gastronomia che determina lo stile di ogni nostro ristorante, pur nel rispetto delle biodiversità dei territori. È qui che esploriamo nuovi mondi e nuovi sapori, senza mai dimenticare origini e tradizioni. Milano è punto di riferimento e fucina creativa per ogni declinazione della nostra “Classicità contemporanea”.L’ambiente intimo ed elegante, esaltato da toni caldi e naturali e da sedute e divani dalle linee fluide e avvolgenti in morbide pelli e cuoio, invita l'ospite a rilassarsi per godere appieno e nel massimo comfort l'esperienza gastronomica, che viene ricercata dallo Chef e dalla sua brigata come massima espressione di piacere.I piatti in carta sono un viaggio nella cultura gastronomica più raffinata, dal menù degustazione “Be Contemporary” al menù “Be Classic”, con i grandi classici firmati Enrico Bartolini, senza dimenticare le novità stagionali e le creazioni più originali, crocevia di sapori, mondi e tradizioni.

RISTORANTE A SANTA LUCIA A MILANOSanta Lucia
Nel 1929, lancio' la pizza e la cucina napoletana a Milano e vennero persino Gabriele D'Annunzio e Pietro Mascagni. Scoperto dagli attori, e' divenuto un simbolo del dopo-palcoscenico, con Josephine Baker, Yves Montand, Sergio Tofano, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Toto', Peppino De Filippo, la Wanda Osiris, e poi Marcello Mastroianni, Frank Sinatra, Liza Minnelli, ognuno col suo posto fisso per anni, e tutti fermati nel tempo negli oltre 400 ritratti alle pareti. E con loro, da allora, tutto un mondo di star, industriali, registi e giornalisti.

RISTORANTE BAGUTTA A MILANO
Bagutta

Il Ristorante Bagutta a Milano dal 1924 fu subito trattoria letteraria. Nel 1927, Orio Vergani ideò il celebre Premio destinato al libro più bello, raccogliendo le simboliche "multe" fatte pagare agli scrittori che arrivavano in ritardo alle riunioni. Da allora, ogni anno, un celebre libro e menu finiscono appesi alle pareti. E nella saletta dei "baguttiani", ogni giorno, l'intelligenza si riunisce a tavola con i più bei nomi della cultura.

RISTORANTE BOEUCC A MILANO
Boeucc
L'Antico ristorante Boeucc dal 1696 fa parte della storia di Milano. Complice l'oste-patriota, le Cinque Giornate di Milano partirono anche dall'osteria del Boeucc quand'era in via Durini angolo via Borgogna. E' tutto storia e classe, trasferito nel 1939 nel palazzo che fu del Giovin signore del Parini, nato dal segno del Piermarini, progettista della Scala. Lo scrittore Piovene era di casa. Toscanini pasteggiava con mezza di Champagne. Il maestro Maazel, rapito dai sapori, arrivo' in ritardo a dirigere un Falstaff. Eduardo de Filippo disse che i migliori spaghetti pomodoro e basilico, fuori da Napoli, li servivano qui.

RISTORANTE CONTRASTE A MILANO

Al Contraste di Matias Perdomo eravamo stati subito dopo l’apertura. In questo lasso di tempo il ristorante si è fatto spazio sull’affollata scena milanese conquistando un pubblico variegato, tanto da essere meta gettonata dai turisti internazionali, ma anche e soprattutto dai milanesi doc, che del locale in via Meda sono assidui visitatori. Perdomo però non è certo il tipo che si accontenta: insieme ai suoi amici e soci, il pastry chef Simon Press e il maître/sommelier Thomas Piras, da pochi mesi ha rivoluzionato l’offerta del locale, aprendo un nuovo, interessante capitolo che al momento in Italia è il solo a scrivere. L’intento era stato dichiarato sin dall’inaugurazione, ma il passaggio è stato graduale: 20 mesi in tutto per abituare la clientela, sondarla e infine compiere il grande balzo: eliminare il menù. Così, al centro della nuova esperienza enogastronomica proposta da Perdomo, c’è il rapporto di fiducia tra il cliente e lo chef, l’universo gustativo del primo e l’estro creativo del secondo. Ogni ospite può infatti scegliere tra due degustazioni, diverse solo per numero di portate, indicando preferenze e desideri, quello che segue invece è l’improvvisazione dello chef, diversa di serata in serata.

RISTORANTE CRACCO A MILANO
Cracco
Il Ristorante Cracco nasce il 1 Luglio 2007 da radicali cambiamenti. Gli interni, completamente ristrutturati ed ampliati, sono stati affidati allo studio degli architetti Beretta che hanno realizzato un ambiente elegante e confortevole, reso più prezioso dalla boiserie di ciliegio che ricopre le pareti. Il ristorante è composto da due sale che possono accogliere circa sessanta ospiti, offrendo un’atmosfera ariosa, modernissima ed elegante, perfettamente in linea con la cucina innovativa di Carlo Cracco. Un piccolo tavolo per quattro persone, la “table d’hôte”, si affaccia come in un acquario sulla cucina, dove si ha la possibilità di vedere lo chef ed i suoi collaboratori all’opera. La cucina, diretta e guidata dallo chef Matteo Baronetto, rivisita i piatti della cucina tradizionale milanese proponendoli in una chiave contemporanea, combinando i sapori e giocando sui contrasti. La creatività e la raffinatezza della cucina sono amplificate da una cantina di alto livello che mette a disposizione dei clienti circa 2.000 etichette selezionate tra le migliori presenti sul mercato mondiale. Il Ristorante Cracco vanta 2 stelle Michelin. Carlo Cracco è nato a Vicenza nel 1965, ha frequentato l’I.P.C. a Recoaro Terme, vicino Vicenza. L’istituto fa parte dell’Associazione Europea delle Scuole Alberghiere e del Turismo, istituita nel 1963. Ha frequentato l’istituto lavorando per il Ristorante “Da Remo” (Vicenza). Nel 1986 comincia la sua carriera professionale da Gualtiero Marchesi a Milano, il primo ristorante italiano che raggiunge le tre stelle Michelin. In seguito Cracco lavora presso la “Meridiana” di Garlenda (Savona), Hotel di Charme della catena Relais & Chateux di Savona. Si trasferisce per 3 anni in Francia dove ha l’opportunità di conoscere i segreti della cucina francese sotto la guida di Alain Ducasse (Hotel de Paris) e Lucas Carton (Senderens, Paris). Cracco finalmente torna in Italia, a Firenze, dove diventa primo chef all’Enoteca Pinchiorri. Durante la sua conduzione ottiene le tre stelle Michelin. Gualtiero Marchesi lo richiama per l’apertura del suo ristorante L’Albereta” a Erbusco (Brescia), dove Cracco lavora come chef per tre anni.Subito dopo questa esperienza si sposta in Piemonte dove apre il ristorante “Le Clivie”, a Piobesi d’Alba (Cuneo). Qui, dopo solo un anno, guadagna la stella Michelin. Dopo pochi anni, accetta l’invito della famiglia Stoppani, proprietaria del negozio di gastronomia più famoso di Milano dal 1883, per l’apertura del ristorante Cracco-Peck, dove Cracco assume il ruolo di Chef Executive. Il ristorante è aperto dal 2001, in un edificio elegante nel centro di Milano; con il suo arrivo il ristorante ha guadagnato le due stelle Michelin, 18,5/20 per l’ Espresso e 3 forchette per il Gambero Rosso. Nel 2007 è stato nominato uno dei 50 migliori Ristoranti al mondo. Da Luglio 2007 Carlo Cracco è Chef Patron del Ristorante Cracco. Nel 2012 è stato incaricato dalla famiglia Trussardi di occuparsi della gestione e del rinnovo del Ristorante Trussardi alla Scala di Milano. Carlo Cracco è uno dei tre giudici del noto reality show Masterchef Italia. Nel 2012 ha inizio la collaborazione con Singapore Airline dove lo chef Cracco si occupa della creazione dei menù per la business e la first class. Oggi Carlo Cracco ricopre il ruolo di presidente dell’Associazione Maestro Martino, associazione no-profit il cui obiettivo principale è quello di promuovere la Cucina d’Autore e le eccellenze del nostro territorio. www.maestromartino.it Da settembre 2013 Carlo Cracco ha intrapreso una nuova avventura occupandosi della gestione Food & Beverage del nuovo hotel 5 stelle di Milano “Palazzo Parigi Hotel e Gran Spa”; al suo interno si trova un bistrot ed il ristorante gastronomico che porta il suo nome. Carlo Cracco sarà il nuovo giudice del talent show Hell’s Kitchen Italia.

RISTORANTE LA POBBIA A MILANOLa Pobbia

Il ristorante La Pobbia a Milano fin dal 1850, era osteria con alloggio e stallazzo in mezzo ai pioppi, da cui il nome "pobbia". Dal 1906, diventò anche golosa fermata e biglietteria della tramvia a vapore Milano - Gallarate. Oggi elegante ristorante, ha mantenuto la struttura originale con l'ampio giardino interno e le ricette della tradizione, tra risotti, pasta fresca, "rostisciada" e arrosti. Il libro delle firme raccoglie i nomi più belli dello spettacolo, della scienza e della moda di un secolo.

RISTORANTE SADLER A MILANO
Sadler

Claudio Sadler è uno degli chef più conosciuti in Italia, di sicura competenza e di razionale applicazione delle regole, ma anche di grande creatività. La sua è una cucina creativa e accurata, si basa sulle tradizioni della classica cucina italiana regionale, di volta in volta reinventata secondo la propria personalità e amore per l’innovazione. La stessa innovazione si ritrova anche nelle strumentazioni utilizzate in cucina, sempre all’avanguardia e in continua modernizzazione.
Sadler è stato uno dei fondatori dell’Associazione “Jeunes Restaurateurs d’Europe”, consulente gastronomico per diverse aziende, tra cui Autogrill e McDonald’s, e per riviste del settore. È stato presidente dei ristoratori milanesi e compare tra i ristoranti nella prestigiosa guida dell’associazione “Le Soste”, di cui dal marzo 2012 è il presidente. Apre il suo primo locale a Pavia nel 1982, quella che fu la “Locanda Vecchia Pavia” e in contemporanea, durante i periodi estivi, gestisce il ristorante Vela Blu a Portisco in Costa Smeralda. Nel 1986 aprirà “Osteria di Porta Cicca” di Ripa di Porta Ticinese a Milano, dove, nel 1991 verrà insignito della sua prima stella Michelin. Nel 1995 il locale si sposterà in via Troilo , sempre nella zona dei navigli milanesi dove rimarrà per undici anni e dove acquisirà la seconda stella (2002). Contemporaneamente all’attività del ristorante si dedica all’insegnamento e nel 2002 crea “Q.B. centro di cucina enogastronomico” dove insieme ad altri validi insegnanti organizza corsi per professionisti e appassionati. Porta il suo nome, da anni ormai, anche un servizio di banqueting, dove è evidente lo stile Sadler che premia la cultura italiana della tavola, la semplicità e la leggerezza. La stessa cultura italiana è stata portata dallo chef in terra giapponese, a Tokyo, dove è stato aperto un ristorante che porta l’insegna Sadler. Nel 2008 Sadler approda a Pechino ed in piazza Tien’anmen apre il suo ristorante coadiuvato da due validi collaboratori. Dopo anni di brillante carriera sui Navigli milanesi, Sadler si trasferisce in via Ascanio Sforza 77, a pochi numeri civici di distanza dal precedente locale. Il suo nuovo ristorante ha aperto nel settembre 2007, affiancato da un secondo locale, Chic’n Quick, per una ristorazione più informale e veloce, ma sempre nello stile del grande chef, e che, per le occasioni, accoglie banchetti ed eventi. L’anno 2007 vede anche l’apertura di due ristoranti all’interno del nuovo polo fieristico a Rho: “Chic’n Quick”, che offre un pranzo ricercato a chi non ha molto tempo, con piatti originali e gustosi ma con servizio rapido; e “Sadler in Fiera”, vero e proprio ristorante, luogo ideale per una pausa pranzo di vero relax e piacere. Altra grande conquista di Sadler è rappresentata dell’uscita di sei grandi libri di ricette, editi dalla Giunti, che permettono ai suoi estimatori di riprodurre le preparazioni degustate presso il ristorante tra le mura di casa propria. L’ultimo, “Il manuale dello chef ” pubblicato a novembre 2013.

RISTORANTE SAVINI A MILANO
Savini
Il Ristorante - Caffè Savini in Galleria a Milano nacque come Birreria Stocker nel 1867. Virgilio Savini lo trasformo’ dopo un paio d'anni nel piu’ elegante locale della citta’. E’ il tempio dell'ospitalita’ gastronomica della "capitale" lombarda, dove, in ogni epoca, sono confluiti a tavola i migliori intelletti, come Puccini, Mascagni, Boito, Giordano, Verdi, Toscanini e poi Marinetti, Boccioni, la Callas, Chaplin, Hemingway, Sinatra. Al centro della Galleria, cuore di Milano, con le classiche sale interne, e’ appuntamento d'elite, di pubblico e artisti, per il dopo-Scala e punto d'incontro dell'alta imprenditoria internazionale. Anche per una piacevole sosta all'ora del the o una colazione di lavoro.

RISTORANTE SETA A MILANO



Sotto l'occhio attento dell'acclamato chef Antonio Guida, il ristorante italiano Seta a due stelle Michelin è diventato rapidamente una delle mete di ristorazione più ambite di tutta Milano. Rivisitando le ricette della tradizione con tecniche culinarie creative, il menu dello chef Guida propone una vivace versione moderna della classica cucina italiana. Situato nella seconda corte dell'hotel, il design intramontabile di questo ristorante fa da sfondo perfetto alle creazioni dello chef Guida. Grazie alle ampie finestre, gli spazi interni ed esterni si fondono per offrire agli ospiti la possibilità di pranzare all'aperto durante la stagione mite. All'interno, la cucina a vista consente agli ospiti di osservare gli chef all'opera, trasformando così l'esperienza di ristorazione in una vera pièce teatrale. Su richiesta dei nostri ospiti, per l’ingresso al ristorante Seta è richiesto un abbigliamento elegante. Chiediamo ai gentili ospiti di sesso maschile di indossare pantaloni lunghi e scarpe chiuse.

RISTORANTE VUN A MILANO










Chef Andrea Aprea, classe 1977, origini napoletane e trascorsi cosmopoliti, dal 2011 al VUN Andrea Aprea, prima stella Michelin nel 2012, seconda stella Michelin nel 2017.  I suoi piatti si pongono in un dialogo continuo tra tradizione e contemporaneità, lasciandoci la libertà di trovare in alcuni la prevalenza dell’una sull’altra o, a volte, fondendole sapientemente in un’unica esperienza.

MONZA BRIANZA

RISTORANTE DEVERO A CAVENAGO BRIANZA (MB)
Devero


NEGOZI

BERGAMO

CAFFE' DEL TASSO A BERGAMO

Sorto a Bergamo nel 1476 e' tra i più antichi locali italiani. Nel Rinascimento era Locanda delle due spade; nel 1681, prese il nome del poeta a cui Bergamo dedico' la statua li' a fianco; in pieno Risorgimento, venne centrato da una cannonata austriaca e nel 1859 qui si arruolarono i volontari bergamaschi per l'impresa garibaldina dei Mille. Trasformatosi in stile neoclassico come la bella piazza della Citta' Alta su cui si affaccia, vi hanno fatto sosta Kokoschka, Manzu', Gavazzeni, Benedetti Michelangeli e Rod Steiger.

CAFFE' MORLACCHI A ZANICA (BG)

La Pasticceria Morlacchi è il compimento di un percorso intrapreso negli anni ‘70, frutto di un’idea chiara e precisa: la volontà di fare le cose per bene. Oltre alla caffetteria, moderna e accogliente, da qualche anno è divenuto realtà il coraggioso progetto di un laboratorio a vista dalla strada: un microcosmo di mani laboriose e modi esperti, rivolto allo sguardo dei passanti più attenti e curiosi a garanzia di completa trasparenza.La volontà di fare le cose per bene si traduce così nella pratica giornaliera e nei costanti aggiornamenti, nella selezione di materie prime d’eccellenza, ed in zero compromessi. Il Torrone Morlacchi è il manifesto che svela l’attività di tre famiglie, unite da un comune intento: produrre e saper proporre Qualità. Migliorandosi ogni giorno.

CAFFE' PASQUALINA AD ALMENNO S. BARTOLOMEO (BG)
Il locale di Almenno, dove è depositato il dna e la loro storia, racconta molto di loro. Nel 2006 è stato dichiarato Attività Storica della regione Lombardia. La campagna che lo circonda è cambiata in un secolo di storia e loro con lei, ma qui potrete sempre respirare un po' di cultura contadina abbinata alla continua ricerca di novità da offrire. Il nome "Pasqualina", formalizzato nel 1986, deriva dall'usanza del secolo scorso di chiamare il locale con il nome della moglie del gestore, così ricordando le origini, hanno trasformato un'usanza in insegna. Nel locale di Almenno troverete tutte le proposte di gelateria, cioccolateria, caffetteria, pasticceria e sala da tè. Potrete gustare i piatti ideati per i pranzi settimanali, oltre alle fresche centrifughe e agli aperitivi.

PASTICCERIA BALZER DI BERGAMO

Fondato nel 1850 a Palazzolo sull’Oglio, dall’omonima famiglia originaria del Liechtenstein, si trasferì nel 1936 sotto i portici del “Sentierone”. Da allora è il salotto di Bergamo, l’elegante sosta del passeggio domenicale con la tradizione di squisiti dolci come il “Donizetti” e la “Polenta e osei” e un caffè prima e dopo la messa di San Bartolomeo, o a tavola nella sala “Aurora”, con buffet com’erano nella grande tradizione alberghiera italiana. Da sempre, sono ospiti qui il mondo economico, della cultura e della politica che ruotano sulla città.

PASTICCERIA CAVOUR A BERGAMO

Dal 1880 era cenacolo dei poeti vernacoli bergamaschi riuniti nell'Antico Ducato di Pontida che trasmigrava con le sue rime nei locali più tipici della città. E, complice la Bergamo Alta attorno al Teatro Sociale, è stato ed è storico punto d'incontro di artisti: Tieri, Lionello, De Filippo e specialmente il maestro Gavazzeni, per citare i più recenti. Bellissimo l'interno a volte e arredi fine Ottocento, profumato di Torta Donizetti, "pere e cioccolato" e i più tipici dolci bergamaschi.

PASTICCERIA PINA A TRESCORE BALNEARIO (BG)

La pasticceria Pina viene fondata nel 1920 da Giovanni Pina e dalla moglie Lucia. Giovanni Pina subito s' impone per la freschezza dei suoi manufatti e per l' utilizzo di materie prime nobili. Nel 1924 viene premiato a Roma con medaglia d' oro. Nel 1960 lo scettro passa ai figli Giovanni e Mario che, con le mogli Cecilia e Maria Teresa portano la pasticceria a livelli d' eccellenza. Nel 1998 i due fratelli cedono l'attività ai figli Anita, Lucia e Giovanni. Quest' ultimo si occupa della produzione, Anita e Lucia si occupano della vendita e dell'amministrazione della società. La tradizione di freschezza e genuinità tramandata per tre generazioni, persiste tutt'oggi in questa antica pasticceria che vanta più di 80 anni di storia.

BRESCIA

PASTICCERIA BEDUSSI A BRESCIA

La perfezione non è casuale. Sono le 9 di mattina: le paste, i gelati e i lievitati Bedussi sono a disposizione degli occhi golosi dei clienti. Ma tanta bellezza culinaria non è tutto. Quando alle 3 del mattino la frutta e gli ingredienti vengono raccolti nessuno sa quale sarà il risultato. Nonostante l'evoluzione sia di casa, rimane una costante l'intangibile ricerca della perfezione. In ogni singolo prodotto. La ricerca della qualità e l'attenzione minuziosa ad ogni dettaglio sono le caratteristiche distintive, per questo potrete ritrovare la passione messa da sempre nel gelato anche nei prodotti di caffetteria. Una ricca selezione di mignon, tè, caffè e bevande vi accoglierà ogni mattina; e per coccolarvi ancora di più il servizio online vi permetterà di ordinare direttamente le vostre consumazioni e ritirarle poi al banco.

PASTICCERIA DOLCE REALE A MONTICHIARI (BS)

Maurizio Colenghi dopo gli studi professionali segue corsi con i più importanti pasticceri italiani ed europei. Nel 2002 partecipa alla Culinary World Cup di Lussemburgo dove vince la medaglia d’argento nell’artistico in cioccolato. Nel 2005 ottiene il bronzo a Salisburgo. Nel 2006 acquisisce l’abilitazione come giudice esperto al Centro Studi Assaggiatori. Nel 2006 si laurea all’Università di scienze dell’arte culinaria a Bruxelles frequentando poi un master di primo e di secondo livello. Nel 2009 entra a far parte della prestigiosa "Accademia Maestri Pasticceri Italiani". Collabora attivamente con il Consorzio Pasticceri di Brescia, presso il quale detiene la carica di Consigliere. Da alcuni anni collabora con diverse aziende in qualità di consulente tecnico e dimostratore.

PASTICCERIA ROBERTO AD ERBUSCO (BS)

La Pasticceria Roberto, nata ad Erbusco nel 1981 è tutt’ora situata nel centro del paese, in un’accogliente cascina ristrutturata le cui sale ospitano il laboratorio e la caffetteria dove è possibile degustare le prelibate creazioni e godere dell’impeccabile servizio che Giovanni Cavalleri, anima e corpo della pasticceria, e il suo competente staff sapranno riservarvi. La collocazione nel cuore della Franciacorta, area di grandi vini e tradizione gastronomica, costituisce una continua fonte di ispirazione e stimolo a fare ed offrire sempre il meglio. 
Presso la pasticceria è possibile trovare specialità nazionali ed internazionali come macarons, panettoni, colombe, bussolà, pralineria, piccola pasticceria e torte, varietà di croissant, torte per la colazione, biscotti e altre innumerevoli varietà dolci e salate.

PASTICCERIA SIRANI A BAGNOLO MELLA (BS)
Siamo nel Bresciano. Qui Nerio Beghi, cuoco piegato per lungo tempo (e tutt’ora) alla pasticceria, ha aperto qualche anno fa un concept davvero intrigante. In una corte antica sapientemente ristrutturata ha posto una pasticceria bar da un lato, con ogni prelibatezza degustabile al momento, e un ristorante informale dall’altra parte, dove la sera si serve solo pizza, o meglio la meta-pizza ispirata al buon Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio. A pranzo qualche snack curato (pata negra, acciughe cantabriche, qualche piatto cucinato, sandwich e hamburger di qualità). Anche i Bresciani trovano caro Sirani. Io credo invece che questo luogo esprime tante idee interessanti con una ottima qualità espressa: e la qualità costa. Per esempio al bar pasticceria c’è una vetrinetta opportunamente creata per tenere a temperatura una sfilza di aerei cannoncini, con una sfoglia mai assaggiata prima, che vi viene riempito al momento, se volete degustarlo caldo e fragrante. Altro esempio è l’amusebouche servito al ristorante, una fetta di fantastica mozzarella di bufala, una treccia imperiosa servita tiepida e con l’attenzione dovuta a questo prodotto. Oppure quella fetta di panettone artigianale alle fragoline di bosco servita come dolce. Una brioche cotta al vapore e gratinata con gelato e zabaione da manuale. E anche una cucina con qualche piatto caldo correttamente realizzato, materico e semplice, e le pizze-focacce. Nerio Beghi ha capito che spesso non serve fare numeri per fare i numeri. Materia prima ben selezionata, basta non rovinarla e presentarla al meglio. A questo punto puoi anche chiedere di pagare il giusto, forse tanto, ma da qui sicuramente non ti alzerai insoddisfatto.

PASTICCERIA VENETO A BRESCIA

Iginio Massari nasce a Brescia il 29 Agosto del 1942. Madre cuoca, padre direttore di una mensa, i primi ricordi lo trovano ammirare colori, forme e profumi. A 16 anni, dopo qualche mese di lavoro in un panificio del centro città, accoglie la pulsione della conoscenza e rivolge lo sguardo alla vicina Svizzera, nei cantoni francesi della quale, in quattro anni, acquisisce la prima esperienza di pasticceria e cioccolateria. A Budrye gode del privilegio della umanità e sapienza del maestro Claude Gerber.
Ivi terminato il primo percorso di formazione, che pure lo vedeva già’ allora richiesto da più parti per la immutata dedizione e competenza, faceva ritorno in Italia.
E’ di allora l’episodio di un serissimo incidente stradale. La forzata immobilità non frenava l’attivismo personale e neppure quello del Signor Barzetti, noto industriale alimentare, il quale, pur di aver Massari al proprio seguito, lo mandava a prendere dal fratello Luigi ogni giorno.
Da Bauli, poi, consolidava le proprie conoscenze in paste lievitate. Tornava a Brescia, quale responsabile e capopasticcere dei F.lli Cervi e di seguito maturava due anni in Star come dirigente tecnico del settore artigianale e industriale dal 1969 al 1971.
Nello stesso anno, per volere della moglie, apre la Pasticceria Veneto.
Tanto amato quanto temuto, ne è universalmente riconosciuto il superiore talento abbinato ad una ferrea disciplina professionale e umana dedizione che lo rendono apprezzato ancor di più per l’eterogenea cultura ed onestà.
Vincitore, dal 1964, di oltre 300 concorsi, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.
Se ne ricordano:
1985 – Ideatore a Brescia del primo campionato italiano di pasticceria.
1985 – Treviso: Campione italiano di decorazione con zucchero.
1986 – Istituisce il Consorzio Pasticceri Bresciani che tutt’ora presiede.
1987 – Diviene, e per anni permane, il primo e unico italiano membro della prestigiosa associazione internazionale “Relais Dessert”, che raggruppa i migliori pasticceri del mondo con l’obiettivo “Qualità” (91 aderenti di 16 nazioni).
1990 – Colmark Francia. Riconoscimento di merito alla maestria del dolce.
1992 – Qualità Della Vita “Premio Bepe Tosolini”, in occasione di che, fu premiato Enzo Bearzot nello sport.
1993 – Brescia. Fonda L’ Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, (AMPI) obbiettivo: la promozione della qualità.
1994 – Varese. Campione Italiano Accademico per la qualità ed estetica torte e pasticceria mignon.
1997 – Allenatore della squadra italiana vincitrice a Lione della “Coppa Del Mondo di Pasticceria”.
1999 – Riconoscimento della medaglia d’oro “Pasticcere Italiano dell’Anno 1999-2000”.
2000 – Brescia. Riconoscimento: con medaglia d’oro della Camera di Commercio di Brescia, per aver contribuito a diffondere la qualità enogastromica del territorio bresciano nel mondo .
2000 – Riconoscimento alla qualità “Città di Modena”.
2001 – Venezia, Campione Accademico italiano per la qualità delle torte al mandarino e per la decorazione con lo zucchero tirato e soffiato.
2002 – Brescia, Campione italiano per la qualità delle creme vaniglia e cioccolato.
2002 – Bari, Medaglia d’oro per la qualità dei migliori biscotti italiani all’olio d’oliva, torte alle mandorle e decorazione con zucchero tirato e soffiato e cioccolato.
2002 – Roma, Coppa Europa.
2003 – Brescia, Riconoscimento: medaglia d’oro alla qualità “Premio Europeo Giovanni Marcora ”.
2003 – 11 novembre. Bergamo, Riconoscimento: trofeo “Pasticcere italiano del decennio 1993-03”
2003 – Bologna, Medaglia d’oro, la miglior torta italiana al cioccolato da forno.
2004 – Brescia. Ideatore del trofeo d’Oro e medaglia del Presidente della Repubblica Italiana della ristorazione (Brescia).
2004 – Rimini. Allenatore della squadra italiana vincitrice del campionato del mondo.
2004 – Tokio. Riconoscimento giornalistico internazionale televisivo gastronomico NHK Giappone Pasticceria di qualità 2004
2006 – Sorrento. Riconoscimento: Sorrento premio Internazionale alla professionalità 2006
2006 – Milano. Riconoscimento: Pasticcere Italiano dell’anno “2006 Identità Golose”
2007 – Napoli. Premiato con medaglia d’oro per il miglior dolce d’Italia “Mignon alle mele”.
2009 – Nashville USA. Allenatore della squadra italiana “World Pastry Masters” medaglia di bronzo.
2011 – Phoenix USA Arizona. Allenatore World Pastry Masters” medaglia d’argento
2011 – Parma. 2012 il 6 novembre premiato con medaglia d’oro per il miglior dolce d’Italia tiramisù.
2012 – Brescia 6 novembre premiato con medaglia d’oro per il miglior dolce d’Italia al cioccolato
2013 – Rimini. Allenatore per il Campionato del mondo per la lavorazione artistica dello zucchero “medaglia d’oro”
2013 – Brescia 6 novembre premiato con medaglia d’oro per il miglior dolce d’Italia alla frutta.
2013 – Parigi. Allenatore individuale italiano per il Campionato mondiale del cioccolato “World Chocolate Masters” medaglia d’oro.
2013 – Brescia. Riconoscimento dello Stato italiano con il titolo di “Commendatore” della Repubblica italiana.
Ideatore e socio della scuola di specializzazione alimentare CAST ALIMENTI di Brescia dal 1996.
Socio dal 1993 del ristorante ‘Carlo Magno’ Collebeato Brescia Riconoscimento dalla guida del GAMBERO ROSSO per la migliore pasticceria d’Italia nel: 2011- 2012 / 2012- 2013 / 2013-2014

COMO

PASTICCERIA MARRA A CANTU' (CO)
 

Marra è un’azienda presente sul territorio canturino in provincia di Como. Dal 1970 inizia con una struttura prettamente familiare per arrivare ad un organico composto a tutt’oggi da una trentina di collaboratori distribuiti in tre punti vendita. Un panificio all’avanguardia, un locale dove trova posto un grazioso angolo del cioccolato, una ricca proposta di semifreddi e torte, un’area dedicata al pane, alla focaccia e alla pizza. Non manca una sezione dedicata a prodotti di pasticceria salutistica per intolleranti. Una vetrina dedicata alla pasticceria mignon, ai biscotti e alle torte da forno. E poi il bar, la caffetteria e lo spazio per chi vuole fare la pausa pranzo.

PASTICCERIA SARTORI A ERBA (CO)
La fine degli anni ‘50 segnò, per diverse imprese familiari del settore alimentare, l’inizio di una fase di industrializzazione che venne raccontata, via via, da un evento televisivo di portata storica: “Carosello”. Ecco allora le indimenticabili storie di Carmencita e Caballero, prodotte per il caffè Paulista, della torinese Lavazza. Nello stesso periodo i biscotti della famiglia Zanin, dalle colline trevigiane, conquistarono il mercato nazionale con l’introduzione del marchio Doria. A Parma, la piccola bottega con annesso forno per la produzione di pane e pasta Barilla, si lanciò in una fase di decentramento produttivo. È all’interno di questo scenario di grandi trasformazioni che nel 1958 Francesco Sartori e la moglie Carolina Rigamonti, compagna di una vita, danno vita alla gelateria Sartori, fornendo anche a Erba una data da ricordare. Il nuovo locale divenne, non solo punto di riferimento della città brianzola, ma un significativo segno di trasformazione della vita sociale, catalizzando sul territorio i segni di quel periodo di cambiamento ricordato da tutti come "il miracolo italiano".
Un luogo d’incontro intorno al quale mille avvenimenti hanno continuato a susseguirsi fino ad oggi. A Francesco Sartori non bastava produrre buoni gelati utilizzando solo le migliori materie prime e affacciandosi tra i primi nell’utilizzo delle migliori tecnologie. Voleva che i suoi gelati e i suoi dolci fossero gustati in un ambiente confortevole e amichevole: sapeva già, nel 1958, che anche l’aspetto emotivo era importante per soddisfare al meglio le esigenze dei suoi clienti.
Questa è stata l’impronta data da Francesco Sartori all’impresa di famiglia: la ricerca dell’eccellenza a tutto tondo, che non doveva limitarsi alla qualità del prodotto, ma doveva coinvolgere l’animo e il sentimento dei propri clienti. Una filosofia raccolta e, condivisa totalmente, dalle figlie Anna e Roberta Sartori, nel segno della continuità, ma anche, come delineato dallo stesso capostipite della famiglia, della continua innovazione.

CREMONA

PASTICCERIA DUOMO A CREMONA

Erede di una delle più antiche "offellerie" di Cremona del XVIII secolo, a fine Ottocento (1883) la Pasticceria Duomo a Cremona divenne moderna patisserie con il Liberty del geniale ebanista cremonese Guastalli, che creò gli arredi e il civettuolo salottino per le signore. Con la cioccolata, le offelle (specie di pasticcini alla crema), il "violino" e la "Bàla de Turoòn de Zanéen" è un regno della tradizione cremonese.

PASTICCERIA LANFRANCHI A CREMONA
È il dolce ritrovo più antico della città di Cremona, squisitamente arredato, tempio inimitabile del torrone, della mostarda e dell'esclusivo Pan Cremona. Pasticceria unica per le sue dolci e storiche sculture di zucchero, come quelle della nave "Italia", dedicata alla Regina Margherita e quella del Duomo e del Torrazzo, del 1947, alta più di un metro. Dalle origini del 1890, è il polo elegante della Cremona più golosa.

PASTICCERIA  SPERLARI A CREMONA
Dal 1836 è uno dei punti più dolci di Cremona, creatore dei famosi torroni e mostarda col marchio di Enea Sperlari. Titolare della più antica licenza commerciale della provincia, fornitore del Principe di Piemonte e della Regina Madre, meta di golosi illustri come il pittore ottocentesco Carlo Vittori, il negozio conserva intatti e perfetti mobili e arredi dell`Ottocento.

LECCO

BAR COLZANI A CASSAGO BRIANZA (LC)

Tanta voglia di fare bene, partendo dalla materia prima originale per arrivare ad un prodotto finito d'eccellenza. Sono poche le pasticcerie che seguono le regole della qualità. Qui si cerca di andare oltre: i succhi si fanno in casa, il caffè pure si tosta da soli, il cioccolato (cosa più impegnativa e difficile) viene fatto in casa partendo dalle fave di cacao. Insomma si cerca in modo trasversale di dare prodotti alla clientela effettivamente made in Colzani" al 100%, cercando inoltre di utilizzare il meglio. Una filosofia che dal padre è passata ai due giovani figli che portano avanti con impegno l'intero e ambizioso progetto. La pasticceria è il regno di Marco Colzani, una struttura lineare ben diversificata, animata da qualche opera d'arte , gradevole dentro e fuori nello spazio estivo, frequentata da una bella clientela dove è un piacere fermarsi per assaggiare le specialità del giorno.

MILANO

BAR COVA A MILANO

La Pasticceria confetteria Cova dal 1817 e' una istituzione, cuore di vita milanese. Nata a lato del Teatro La Scala, fu sede dei nobili Club dell'Unione e del Jockey Club; circolo di patrioti, nel 1848 fu tra le promotrici dei moti delle Cinque Giornate contro l'Austria; splendida era anche la sala da ballo, centro di tutte le riunioni e trattenimenti serali. Nel 1868, batte' addirittura moneta. L'hanno frequentata Speri, Cairoli, Mazzini, Garibaldi, Boito, Verga, Sabatino Lopez, Bacchelli. Esclusiva e raffinata, continua la sua tradizione di salotto meneghino sull'elegante via Montenapoleone.

BAR GIN ROSA A MILANO

Il Bar caffe' pasticceria Gin Rosa nacque nel 1820 come "Bottiglieria del Leone" nella splendida "Casa veneziana" di piazza S. Babila che i milanesi, contrari alla Pace di Villafranca (seconda Guerra d'Indipendenza) dedicarono nel 1860 all'irredenta Venezia, che restava austriaca. Divenuto "Caffe' Canetta" e poi "Donini", e' da sempre punto d'incontro della bella societa' milanese, golosa dello storico aperitivo "Gin Rosa", creato nell'Ottocento col nome di "Costume’" e poi "Mistura Donini". Qui sono passati i piu' importanti nomi della Scapigliatura e tutti i sindaci di Milano.

BAR JAMAICA A MILANO
Il Bar Jamaica a Milano dal 1911 e’ il pirotecnico "caffè degli artisti" del quartiere di Brera a un passo dall'Accademia di Belle Arti. Qui avevano dimora e bicchiere fisso i pittori Dova, Crippa, Tassinari e Treccani; qui si trovavano a tavolino Piero Manzoni, Lucio Fontana, ma anche le penne di Ungaretti, Quasimodo e Bianciardi. Tra i primi clienti fissi, nel 1921, l'allora direttore del "Popolo d'Italia" Benito Mussolini, che spari’ una mattina del 1922 lasciando il conto da pagare e inaugurando la lista dei debitori illustri.

CAFFE' PAVÉ A MILANO

Una pasticceria con laboratorio a vista, un luogo di incontro, un mondo semplice alla pari dei prodotti che sfornano, delle storie che raccontano e di quelle che si fanno raccontare. Uno spazio capace di amplificare il gusto e dare valore al tempo, arricchendo ogni singolo istante che vi concederete.

PASTICCERIA ALEX A PANTIGLIATE (MI)

La tradizione e l’innovazione, la passione e il rigore, il talento e la disciplina. C’è un unico pasticcere che incarna al contempo tutte queste qualità. Il Maestro Alessandro Servida, un giovane professionista con alle spalle un’esperienza quasi trentennale. Un’arte che è prima di tutto una vocazione, un destino che gli scorre nelle vene, un percorso di vita tramandatogli dal padre Giancarlo. È proprio il papà a fondare nel 1981 la pasticceria di Pantigliate, scegliendo di battezzarla “Alex” ispirato dal soprannome del figlio di appena sette anni. Scommettendo e indovinando sull’attitudine di Alessandro, papà Giancarlo gli regala un piccolo mondo in cui il Maestro può esprimersi e dare libero sfogo alla sua creatività, un microcosmo in cui le sue invenzioni dolciarie regnano sovrane. Il successo di Alessandro Servida è nel carisma con cui sorride e accoglie i clienti nel suo universo, nell’amore che traspare dai suoi movimenti quando dà vita alle sue creazioni, nell’eleganza e la ricercatezza sprigionate dai dolci che affollano il suo laboratorio. Dal 2013 è membro dell’AMPI Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Da settembre 2014 è entrato a far parte del cast di “Detto Fatto” programma in onda su Rai 2. Sempre nel 2014 la pasticceria Alex , grazie alla moglie Donatella , anima del punto vendita, riceve dalla guida Gambero Rosso il premio speciale ” Miglior Packaging”

PASTICCERIA BESUSCHIO AD ABBIATEGRASSO (MI)

In principio c’era Ambrogio, poi è stata la volta di Emilio, Giulio, Attilio e ora Andrea: pasticceri dal 1845, sempre qui ad Abbiategrasso. Cinque generazioni di pasticceri, una dopo l’altra, alla ricerca del dolce che sapesse meglio interpretare lo spirito del tempo. Così nasce, cresce e vive la Pasticceria Besuschio, forte di un’eredità storica fatta di sapienza ed esperienza, ma anche di studio continuo e voglia di sperimentare. I gesti sono quelli sapienti che guidano le mani di ogni artigiano appassionato del suo lavoro, la mente è alla ricerca della perfezione e il cuore batte all’unisono con la materia prima, scelta seguendo il ritmo delle stagioni. Andrea Besuschio e il suo staff sono tutto questo e anche di più: accurata selezione delle materie prime, cura estrema della tecnica, grande passione e profondo rispetto per l’eredità della tradizione. Solo così ciò che viene prodotto esprime appieno le emozioni del momento e diventa un piccolo capolavoro del gusto. Ogni anno a fine ottobre, Andrea Besuschio propone la nuova collezione. Nuovi prodotti, nuove idee, nuove tecniche. Ma anche ciò che è ormai consolidato non perde né di smalto né di fascino: cioccolatiere per passione è anche l’erede di una lunga tradizione di lievitisti. Tra le invitanti praline, le golose mousse, il profumato crakelè o il rassicurante panettone, si ha spesso l’imbarazzo della scelta, anche perché qui i prodotti cambiano anche in linea con la disponibilità di stagione. L’ideale è lasciarsi tentare, assaggiando ogni volta qualcosa di nuovo, sicuri di non restare mai delusi. Luogo storico, accogliente e ricco di fascino, la boutique di famiglia è perfetta per una sosta in qualunque momento della giornata e merita una visita anche soltanto per gli ambienti curati e l’ampia scelta proposta al bancone. Nella sala accanto, un’enoteca con etichette selezionate (Andrea è anche sommelier) può essere un ottimo spunto per un regalo gradito.

PASTICCERIA CUCCHI A MILANO
La Pasticceria Cucchi si trova da sempre allo stesso indirizzo, all’angolo tra Corso Genova e Piazza Resistenza Partigiana, nel cuore di Milano. Fondata nel 1936 come “caffè concerto” da Luigi Cucchi e dalla moglie Vittorina, la Pasticceria Cucchi diventò presto uno dei ritrovi alla moda di Milano, con musica dal vivo e servizio di cucina. Rasa al suolo da un bombardamento delle forze alleate nell’agosto del 1943, venne ricostruita in poco tempo assumendo la sua definitiva identità di pasticceria, pur conservando nella sua essenza tracce del passato. Gli arredi, rinnovati completamente nel 1945 e poi ancora nel 1954, conferiscono al locale quell’atmosfera così particolare che, unitamente alla qualità della pasticceria dolce e salata e del servizio, ha permesso alla Pasticceria Cucchi di attraversare sostanzialmente immutata decenni di storia milanese, silenziosa testimone di un’evoluzione sociale e culturale che negli anni ha visto avvicendarsi ai tavolini della sua piccola e accogliente sala da tè artisti di varia fortuna, ma anche manager e professionisti, nonni e nipotini.

PASTICCERIA KNAM A MILANO

Ernst Friedrich Knam (Tettnang, 26 dicembre 1963) è un pasticciere e personaggio televisivo tedesco. Cuoco dal 1986 in vari ristoranti stellati in Germania, Scozia, Svizzera e Inghilterra, si trasferì in Italia nel 1989, dove lavorò al fianco di Gualtiero Marchesi. Nel 1992 aprì un proprio laboratorio di pasticceria a Milano. Nel 2014 è stato nominato «Chef Ambassador» per Expo 2015, insieme a Carlo Cracco e Pietro Leemann. Dal 2012 Knam è uno dei volti di Real Time: protagonista della trasmissione Il re del cioccolato, incentrata sul suo lavoro di pasticciere, dall'anno seguente è tra i giudici (insieme a Benedetta Parodi e Clelia d'Onofrio) di Bake Off Italia - Dolci in forno; nel 2015 è protagonista di Che diavolo di pasticceria. Knam è inoltre autore o coautore di alcune pubblicazioni per le case editrici Mondadori, Bibliotheca culinaria e Reed Gourmet:

Viva le torte dolci e salate, Bibliotheca culinaria, 1999.
Terrine d'autore, Bibliotheca culinaria, 1999
Dessert al piatto, Bibliotheca culinaria, 1999
A tutta birra, Bibliotheca culinaria, 2002
Pasticceria salata, Bibliotheca culinaria, 2004
Panini, Bibliotheca culinaria, 2004
L'arte del dolce, Mondadori-Electa, 2006
Ricette creative di pesce, Mondadori-Electa, 2006
Soufflé mignon, Bibliotheca culinaria, 2009
Dolci al piatto, Bibliotheca culinaria, 2009
Dolcemente senza glutine, Bibliotheca culinaria, 2009
Tatin dolci e salati, Bibliotheca culinaria, 2009
Fritti - Ernst Knam, Reed Business Information, 2009
Oltre. Cioccolato salato, Reed Gourmet, 2012
Dolci al piatto, Reed Gourmet, 2013
Fritti dolci e salati, Mondadori-Electa, 2013
Wow, Bibliotheca culinaria, 2014
Che paradiso è senza cioccolato?, Mondadori-Electa, 2014

PASTICCERIA MARTESANA A MILANO

La Martesana, di proprietà della famiglia Santoro, è una pasticceria artigianale fondata nel 1966, quando ancora il naviglio Martesana scorreva a vista. Da allora è sempre stata gestita nella continua ricerca della Qualità, Creatività e della Bellezza.
Oggi Pasticceria Martesana è in grado di offrire il miglior prodotto: dalla pasticceria tradizionale a quella più innovativa, scegliendo sempre per Voi le migliori materie prime e presentandole in modo nuovo e innovativo: grazie alla conoscenza, all'esperienza e alla continua voglia di crescere e migliorare.
Nei lievitati: con la produzione di panettoni, colombe o veneziane, così come nel cioccolato: con praline, dessert, torte e mignon, per le torte monumentali: nuziali e artistiche, Pasticceria Martesana accetta sempre la sfida di soddisfare e stupire ancora una volta i propri clienti.
Sempre per dare un'offerta più vasta nel 2010 Pasticceria Martesana ha rinnovato il locale introducendo anche una piccola cucina, può offrire così ai propri clienti pranzi con pochi piatti selezionati e curati, oltre ad ampliare l' offerta di catering e buffet per aziende e privati.
Grazie alla sua lunga storia ed esperienza, fatta di dolci prodotti rigorosamente con le mani, con il tempo e con il cuore, Pasticceria Martesana è diventata oggi il punto di riferimento di tutte le pasticcerie milanesi, arrivando ad affermarsi come migliore pasticceria sia in campo italiano (Campioni Italiani 2013 al SIGEP – Rimini) che Mondiale (Vice Campioni Mondiali 2011 Mondiali di Pasticceria – Lione / Campioni Mondiali 2013 al WORD MASTER CHOCOLATE – PARIGI). Davide Comaschi è il Pasticcere dell'anno (Parigi ottobre 2014).

MONZA E BRIANZA

PASTICCERIA BOUTIQUE DEL DOLCE A CONCOREZZO (MB)

Achille Zoia, milanese, con un’esperienza più che trentennale nel mondo della pasticceria e il raggiungimento di un traguardo tanto ambito quanto importante come la nomina a Pasticcere dell’Anno (1998-1999),conferitagli dall’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Achille Zoia è tanto conosciuto nel suo ambiente da diventare un’istituzione. Fra le altre, la dote culinaria che maggiormente lo contraddistingue e gli porta onori e fama è quella di essere il mago degli impasti e della lievitazione naturale. Achille Zoia: chi l’ha visto all’opera ne parla come un alchimista dei tempi andati, in grado di gestire alla perfezione dosaggi, tempi, consistenze di qualsiasi impasto, volteggiando tra una preparazione e l’altra con perfetta disinvoltura e destreggiandosi fra gli attrezzi del mestiere e gli spazi della sua pasticceria di famiglia, La Boutique del dolce a Concorezzo (MB) e Cologno Monzese (MI). Dopo tanti anni di attività, (è nato nel 1936), Achille Zoia non ha mai perso la passione per il proprio mestiere e la gioia di trasmettere i propri segreti agli allievi: per la prestigiosa Scuola di Cucina CAST Alimenti tiene corsi di Pasta lievitata primavera, Biscotteria tradizionale e Pasticceria salata. I suoi discepoli ne parlano con infinita dolcezza, sottolineando come al suo tono di burbero si associ una grande tenerezza e soprattutto energia e doti non comuni, tanto come pasticcere quanto come divulgatore. Achille Zoia è anche cattedratico all’Alma, accademia fondata da Gualtiero Marchesi. La sua filosofia è una sola: serve un sacco da riempire e uno da vuotare, qualcuno che insegni e qualcuno che impari. Altrimenti non si va avanti. La specialità per cui Achille Zoia è famoso in tutta Italia, e non solo, è il suo Panettone. Con Achille Zoia la tradizione rivive in un tripudio di profumi e perfezione tattile e gustativa. Il Panettone della Boutique del dolce , che va letteralmente a ruba nel periodo natalizio, è un capolavoro di burro, uova, zucchero e farina, con ingredienti di altissima qualità e risultati sensazionali. A ciò il grande pasticcere aggiunge una sua personalissima e riuscitissima rivisitazione. Chiamato Panettone Paradiso, consiste in un impasto morbido e fragrante con l’aggiunta di uvetta, noci e gocce di cioccolato, guarnito con una glassa a base di zucchero, mandorle, nocciole e poco cacao. Mai il nome di un dolce fu più azzeccato!

PAVIA

PASTICCERIA VIGONI DI PAVIA
La Pasticceria Vigoni, creatrice del dolce simbolo di Pavia, la Torta Paradiso, vincitrice di innumerevoli premi da un secolo, dal 1878 e’ uno splendido esempio di locale Liberty. Di fronte all'antica Università e sulla via più storica della città, da cento anni la pasticceria è l'offelleria culturale dell'Ateneo e da generazioni, e’ fornitrice ufficiale del Grand Hotel Miramare di S. Margherita.