mercoledì 11 dicembre 2024

Meta del giorno: Campania

 

🏞️ TOUR "MERAVIGLIE DELLA CAMPANIA" – ITALIA

🗓️ Durata: 7 giorni | 📍 Regione: CAMPANIA (Italia Meridionale)

🧳 Partenza consigliata: Napoli | Periodo ideale: Primavera – Autunno

🏙️ Giorno 1 – Napoli

  • Visita al centro storico: Spaccanapoli, Duomo di San Gennaro
  • Museo Archeologico Nazionale
  • Pernottamento: Hotel Palazzo Caracciolo, Napoli – €150

⛰️ Giorno 2 – Pompei e Vesuvio

  • Visita agli scavi archeologici di Pompei
  • Escursione al cratere del Vesuvio
  • Pernottamento: Hotel Forum, Pompei – €120

🌊 Giorno 3 – Sorrento

  • Centro storico di Sorrento e Marina Grande
  • Degustazione limoncello
  • Pernottamento: Grand Hotel La Favorita, Sorrento – €160

⛵ Giorno 4 – Capri

  • Giro in barca alla Grotta Azzurra
  • Giardini di Augusto e belvedere
  • Pernottamento: Hotel Luna, Capri – €200

🏞️ Giorno 5 – Costiera Amalfitana: Positano e Amalfi

  • Visita a Positano: vicoli e spiaggia
  • Amalfi: Duomo e Chiostro del Paradiso
  • Pernottamento: Hotel Marina Riviera, Amalfi – €180

🏛️ Giorno 6 – Paestum e Cilento

  • Visita ai templi greci di Paestum
  • Degustazione mozzarella di bufala
  • Pernottamento: Hotel Esplanade, Paestum – €120

🚗 Giorno 7 – Caserta e rientro

  • Visita alla Reggia di Caserta e ai giardini
  • Ritorno a Napoli nel pomeriggio

💵 COSTI STIMATI

Voce di spesa Costo
🚗 Trasporti (auto a noleggio, traghetti, carburante) €250
🏨 Hotel (6 notti) €930
🎫 Ingressi + attività €120
🍽️ Cibo e bevande €220
TOTALE ~ €1.520

ℹ️ Informazioni utili

  • ✅ Viaggio ideale con auto a noleggio e traghetti locali
  • ✅ Nessun documento richiesto per cittadini UE
  • ✅ Cucina tipica: pizza napoletana, mozzarella di bufala, sfogliatella
  • ✅ Periodo migliore: aprile-giugno e settembre-ottobre



RISTORANTI

AMALFI

RISTORANTE DON ALFONSO 1890 AD AMALFI

 Don Alfonso 1890

Il Ristorante Don Alfonso 1890 è lo specchio di una filosofia che innova rispettando la cultura e le tradizioni alimentari millenarie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana.
Ricavati da un palazzo napoletano del XIX secolo, gli ambienti design del ristorante hanno colori vivaci - lilla, giallo, arancio e rosa - pensati per esaltarsi con la luce naturale del mediterraneo, un modo per trasportare il viaggiatore nella straordinaria atmosfera del Sud d'Italia.
Il menù si apre con una frase di Eduardo De Filippo:
"Solo dopo aver studiato, approfondito e rispettato la tradizione, si ha il diritto di metterla da parte, sempre però con la consapevolezza che le siamo debitori, per lo meno, d'aver contribuito a chiarirci le idee. Naturalmente, se si resta ancorati al passato, la vita che continua diventa vita che si ferma ma, se ci serviamo della tradizione come d'un trampolino, è ovvio che salteremo assai più in alto".
Innovare, stare al passo con i tempi, è fondamentale, ma Don Alfonso lo fa mantenendo un'identità ben precisa, legata alla storia della propria terra. Attorno a questo inscindibile legame si sviluppa l'attività del Don Alfonso 1890. Il lavoro dell'uomo, la sua professionalità e la capacità d'innovare nel rispetto della tradizione, sono il miglior veicolo per svelare al mondo la cultura e i valori di un territorio. Il cibo che diventa patrimonio di una terra e ne è la sua espressione, al pari di un monumento o di una rappresentazione architettonica.
Amore per il territorio, rispetto per l'identità mediterranea - base della famosa dieta mediterranea - e slancio verso l'innovazione, sono gli elementi che rendono unica la storia di Alfonso, Livia, Ernesto e Mario Iaccarino.
Nel 1869 nasce Alfonso Costanzo Iaccarino. Appena adolescente decide di seguire gli zii oltre oceano. In America fa di tutto, perfino l'assistente di pugili professionisti. Impara a conoscere il mondo. A ventuno anni decide di ritornare in Italia dove incontra Herr Brandmeier, uno dei tanti tedeschi che intraprendono il "Grand Tour" senza mai completarlo, stregati dalla bellezza della nostra terra. Con lui Alfonso dà vita ad un albergo-ristorante. È l'inizio della storia...
Alcuni decenni dopo, il nipote Alfonso, che respira l'aria nell'albergo di famiglia fin dalla più tenera infanzia, incontra Livia e alla fine degli anni Sessanta la sposa; nel 1980, i due decidono di abbandonare la gestione dell'albergo per dedicarsi completamente al Ristorante Don Alfonso 1890, intitolato al nonno e che avevano fondato insieme nel 1973. È in questi anni che inizia la sfida: fare grande ristorazione nell'Italia del sud impiegando le materie prime del luogo e l'olio extravergine di oliva. Il legame con il loro territorio si rafforza con l'acquisto, nel 1990, dell'Azienda Agricola "Le Peracciole", un modo per disporre sempre di materie prime autentiche e genuine. Nel 1999 i due figli di Alfonso e Livia si uniscono all'azienda di famiglia. Ernesto, dopo una laurea in Economia ed una esperienza manageriale in una multinazionale a Milano, si dedicherà d'ora in poi soprattutto alla cucina. Mario, dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Ginevra e varie esperienze in ristoranti ed alberghi compresi tra Francia e Germania, decide di occuparsi dell'accoglienza degli ospiti. Nel corso dello stesso anno nasce la Don Alfonso Consulting & Distribution, società di consulenza nel settore della ristorazione con una sezione dedicata alla distribuzione di prodotti alimentari locali di alta qualità.

NAPOLI

RISTORANTE DANÍ MAISON A ISCHIA (NA)








Non è un caso che, prima di aprire il suo Daní Maison, Nino Di Costanzo fosse stato scelto dalla celebre maison di moda partenopea Kiton per firmare, con la sua cucina, una serie di cene con i loro migliori clienti nelle principali città del mondo. Lo stile Di Costanzo ce l’ha nel sangue, un’eleganza innata, raffinata e di carattere, capace di lasciare il segno. Non insegue certo la fama questo chef, che nel 2015 ha avuto il coraggio di lasciare le cucine de Il Mosaico, ristorante insignito delle due stelle Michelin, per aprire un locale tutto suo. Ed è qui che, libero da vincoli e costrizioni, ha trovato la possibilità di esprimere pienamente se stesso, raggiungendo, a nostro parere, la piena maturità. L’aperitivo all’aperto permette di assorbire tutta l’intensità del paesaggio ischitano, l’azzurro del mare, i profumi della macchia mediterranea, un quadro visivo e olfattivo che si imprime nella memoria sensoriale dell’ospite e che dura nel tempo, anche all’interno, grazie al silenzio concentrato nel quale lo chef e la sua brigata lavorano.

RISTORANTE IL MOSAICO A CASAMICCIOLA (ISCHIA)
Il mosaico
A Ischia, nel contesto del lussuoso hotel Terme Manzi, Nino di Costanzo assembla minuziose opere di gastroingegneria, incastonando gli ingredienti in presentazioni virtuose, come tasselli di un prezioso mosaico. E così, ad ogni boccone, i fortunati commensali degustano condensati di sapori stratificati, preparati con la passione e l’entusiasmo della prima volta. Anche i raffinati accostamenti cromatici e la progettazione ad hoc delle stoviglie sono al servizio della valorizzazione di saporosità intense e sorprendenti, memori dei gusti campani, ma con citazioni provenienti da ogni angolo del globo. Misura, gesto, esattezza: la sapienza culinaria qui si fa tentazione.

RISTORANTE L'OLIVO A CAPRI (NA)
L'olivo
Il Ristorante L’Olivo, la cui cucina è guidata dallo Chef Andrea Migliaccio, è l’unico ristorante dell’isola di Capri insignito di 2 stelle dalla prestigiosa guida Michelin.
I principi che guidano il lavoro dello chef sono semplici: innovazione e tradizione, nuovi piatti e valorizzazione dei classici della cucina del territorio, con un’attenzione estrema alla selezione dei prodotti migliori che offre il Mediterraneo.
La sala del ristorante è elegantemente arredata e le luci delle candele e delle lampade ne esaltano tutti i dettagli. Si cena comodamente seduti sui divani e le poltrone i cui tessuti preziosi di leggero cachemire sono disegnati in esclusiva da Loro Piana. Le posate sono disegnate da Giò Ponti, i bicchieri in cristallo di Murano da Moretti, e le porcellane sono fatte su misura ed in esclusiva per il ristorante. In estate si cena sulla terrazza.
La terrazza esterna de L’Olivo, completamente rinnovata, si pone in continuità con l’interno del ristorante, dando forma ad un ambiente luminoso ed accogliente che ricorda un salotto di casa.
La spettacolare vista sul mare, le colonne e i mobili bianchi concorrono a trasmettere la Mediterraneità del luogo.
Confortevoli sedie e divani, disegnati in esclusiva dallo Studio Frezza, rivestiti di tessuti pregiati dai colori panna, sabbia, e tortora. Il soffitto è valorizzato dalla presenza di ventilatori d’epoca e da un attento studio di luci, disposte e scelte in modo da conferire un effetto ottico soft e rilassante.
Angolo libreria con all’interno nicchie ed un televisore che proietta video installazioni di artisti affermati. Sul lato opposto, camino di grandi dimensioni, all’interno del quale sono alloggiate delle candele.
Consolle e grande tavolo centrale realizzati artigianalmente.
Il ristorante è delimitato dall’esterno con una balaustra in cristallo, dall’interno con vetrate e ante scorrevoli. Piante di olivo all’ingresso principale in prossimità della scala esterna.

RISTORANTE QUATTRO PASSI A MASSA LUBRENSE (NA)

RISTORANTE TORRE DEL SARACINO A VICO EQUENSE (NA)
Torre del Saracino
Il mare è quello della Costiera Sorrentina. Profondo, scuro, scoglioso. Il paese è Vico Equense, con le sue due anime: quella marinara del Golfo di Napoli e l’altra quasi montanara dei Lattari e del Faito. Dall’alto viadotto di Seiano due chilometri di discesa e si arriva al porticciolo di Marina d' Aequa, dove, proprio sotto la Torre di Caporivo del VII° secolo d.c. sorge Torre del Saracino.
In questo tratto di costa le torri di avvistamento sono molte, a ricordo delle scorribande saracene di antica memoria.
Lo chef è Gennaro Esposito che così si racconta. Quarant’anni e se mi volto indietro vedo un ragazzo di 15 che si divide tra svogliate lezioni alla scuola alberghiera e fine settimana ed estati passate a tritare prezzemolo e pulire verdure nelle cucine di trattorie del mio paese. A quell’età sapevo che avrei fatto il cuoco, non sapevo come e dove. Così quando mi parlano di “fuoco sacro”, so che passa attraverso la ripetizione per migliaia di ore degli stessi gesti quotidiani. E so anche che una carriera necessita di coincidenze favorevoli e combinazioni fortunate.
La prima di queste è stata incontrare Vittoria che, dopo qualche esperienza interessante in giro per l’Italia, mi convinse e mi incoraggiò ad aprire un nostro ristorante in un locale di famiglia alla Marina di Seiano. Era il novembre del 1991 e l’unica certezza che avevo era che non avrei fatto le stesse cose che facevano decine di ristoranti della Costiera.
I quattro anni successivi sono fatti di lavoro, lavoro e lavoro, in attesa che accadesse qualcosa che potesse essere definito ”la svolta”. Non potevo accontentare me stesso e la mia clientela con qualche abbinamento stravagante, di salse non in linea con la tradizione e delle materie prime di qualità, specialmente pesce, ortaggi e formaggi, legate alla ricchezza del territorio, e che trovate ancora oggi nella mia carta.
E’ a questo punto che arrivano quattro durissimi mesi di stage da Vissani, fondamentale per capire che la cucina che avevo immaginato non fosse soltanto una chimerica ossessione, ma era invece lì, a portata di mano, di pensiero di capacità creativa, di indirizzo teorico e pratico, di felice realizzazione. Nascono allora o subito dopo alcuni piatti che hanno fatto la mia fortuna e che mi hanno dato visibilità nel panorama nazionale, come, ad esempio, la parmigiana di pesce bandiera o la zuppetta di ricotta di fuscella con le triglie. Il mio stile di cucina è rimasto questo: pescare dal territorio e costruire piatti che soddisfino i sensi e la mente dei miei clienti.
Il 2001 è una pietra miliare della mia storia: la prima stella Michelin e l’esperienze al Luigi XVI a Montecarlo ed al Plaza Athénée a Parigi di Alain Ducasse, capitato nel mio ristorante per merito di un grande amico, Vito Cinque, proprietario del S. Pietro a Positano, albergo culto del turismo internazionale di eccellenza.
In Francia ho imparato che nel mio mestiere gestire il binomio “genio e sregolatezza” non funziona, che i risultati sono figli di un ordine mentale, che preveda la creatività, ma che si traduca in rigore e disciplina, tutto ben dosato come gli ingredienti di un grande piatto. A qualcuno che recentemente mi ha chiesto quale gratificazione professionale mi avesse dato l’emozione maggiore, ho risposto, e lo confermo che è stata l’ammissione nel 1999 all’Associazione dei Giovani Ristoratori d’Europa, perché il conforto e la condivisione di esperienza con coetanei fanno nascere la sensazione forte di appartenenza ad un movimento, che esclude petizioni e rivalità.
Nel 2003 è arrivato il riconoscimento delle Tre Forchette del Gambero Rosso, una prestigiosa classifica che mi ha visto al vertice fino ad oggi, ma è nel 2003 che riesco a realizzare una manifestazione nel mio paese diverse da tutte le altre, un happening continuo di tre giorni, una Festa insomma, la Festa a Vico che richiama a Vico Equense chef affermati e giovani promesse, per cucinare tutti insieme piatti per centinaia di ospiti che affollano la splendida cornice delle Axidie a Marina i Seiano. Partimmo in 11 ed oggi siamo in 150. La seconda stella Michelin del 2008 è storia recente. Se mi volto indietro vedo nel 1991 Gennaro, Vittoria, Ciro, Luciano e Salvatore al lavoro a Via Torretta, all’ombra di una torre saracina del VII° secolo, e li vedo ancora oggi.

TAVERNA ESTIA A BRUSCIANO












Nella cittadina di Brusciano, situata a circa quindici chilometri da Napoli, sedetevi nella Taverna Estia, all’ombra del Vesuvio, per intraprendere un generoso viaggio culinario. Sulle orme del padre, dal 2005 lo chef stellato Francesco Sposito propone una cucina moderna e creativa ispirata a ricette tradizionali della Campania. Lasciatevi tentare dalla sua versione personale della pasta alla genovese, un classico napoletano, o dalle fettuccine alla tartare di gamberetti rosa, accompagnati da un vino opportunamente selezionato dal fratello, Mario Sposito, Maître de Maison e sommelier. Con le sue travi a vista, il camino centrale e le centinaia di bottiglie di vino che tappezzano le pareti, la sala del ristorante offre un’atmosfera calorosa, che predispone alla degustazione.

La cucina è estro, fantasia, ritmo, cadenze come le note su pentagramma dalle quali spesso vengono fuori bellissime melodie. Il filo conduttore del mio rappresentare quando penso ad un piatto è quanto gli alimenti che lo compongono sono in grado di tracciare una armonia sensoriale fatta di note dolci e amarognole sapide ma equilibrate, una melodia.  Dimensione familiare di alto livello, Un grazioso giardino di erbe aromatiche all'ingresso dà il benvenuto agli ospiti. Elegante e complessa creatività dello chef che «firma» con la sua squadra piatti eterei ed evocatori, talvolta molto originali. Unica nel suo genere, “generosa” con terra e mare! Oltre ad un'accurata carta dei vini, al cui interno trova spazio anche un buon numero di bollicine.

ALBERGHI

AMALFI

ALBERGO SANTA CATERINA AD AMALFI

Tra il cielo e il mare della Costiera Amalfitana. Un'antica villa di mare in stile Liberty circondata dalla naturale bellezza della Costiera Amalfitana, dal mare e dal cielo sempre azzurro, dalle lussureggianti bouganville, dagli orti ancora coltivati da chi apprezza i frutti della terra. Questo è l'Hotel Santa Caterina di Amalfi, un luogo in cui ospitalità e benessere sono di casa.
La storia di questa residenza speciale è straordinaria, come tutto ciò che la circonda. Nel 1880 Giuseppe Gambardella costruì l'edificio originario. Crescenzo Gambardella, suo figlio, ristrutturò la proprietà nel 1904, realizzando le prime sei stanze per gli ospiti. Due generazioni di Gambardella hanno proseguito nell'opera di ampliamento e rinnovamento della struttura alberghiera, fino a arrivare alle attuali 66 camere e suite.

NAPOLI

ALBERGO CAPRI PALACE A CAPRI
albergo
Il Capri Palace Hotel & SPA è un elegante albergo 5 stelle , le cui arcate, volte e colonne ricordano un antico Palazzo napoletano del ‘700.
Il bianco degli arredi domina tutti gli spazi comuni della struttura esaltandone le forme architettoniche d’ispirazione mediterranea e fa da sfondo ad una raffinata selezione di opere d’arte contemporanea, autentico segno distintivo di questo luogo.
Il Resort è a pochi passi dal piccolo e suggestivo centro di Anacapri, villaggio autentico nella parte più affascinante ed esclusiva dell’isola di Capri, da cui è possibile ammirare un meraviglioso panorama del Golfo di Napoli.
Le 72 camere e suite, alcune delle quali con piscina privata e giardino, sono arredate con sobrietà e classe per offrire il massimo comfort e privacy.
L’albergo dispone di tre ristoranti, “L’Olivo” – ristorante gastronomico con 2 stelle Michelin, Il Riccio, esclusivo Beach Club stellato a pochi passi dalla famosa Grotta Azzurra e il più informale “Bistrot Ragù" con splendida terrazza vista mare.
La Capri Beauty Farm è un centro benessere di fama internazionale, premiata più volte come migliore SPA medica al mondo, e specializzata in diverse attività estetiche e curative, come la famosa “Scuola delle Gambe” - ideata e brevettata dal Professor Francesco Canonaco.

ALBERGO PUNTA TRAGARA A CAPRI

Ci sono luoghi che hanno un fascino particolare e non ci sono termini per descriverli perché ogni parola avrebbe un significato diverso da quel che si vuole realmente esprimere.
Punta Tragara questo è il luogo che vi proponiamo, l'albergo che trae il suo carattere da questa ardita costruzione, rubata alla roccia, dove ogni camera è differente all’altra, dove di fronte ad una natura di incomparabile bellezza lo spazio ha posto la sua roccaforte per regalare suggestioni ed emozioni alle quali non ci si abitua.
L’Hotel Punta Tragara di Capri sembra tuffarsi verso il blu del mare là dove spuntano i mitici Faraglioni, la straordinaria e impareggiabile posizione, e la sua architettura ardita oggi si possono ammirare nel rinnovato splendore della recente ristrutturazione.


ALBERGO QUISISANA A CAPRI

A pochi passi dalla Piazzetta ecco il maestoso ingresso del Grand Hotel Quisisana, dal 1845 l'hotel a Capri scelto da re, rockstar e poeti. Davanti alla sua terrazza il mondo va e viene in un'allegra confusione, ma basta varcare la soglia di questo hotel di lusso per ritrovarsi immersi in un'oasi di pace e quiete: gli accoglienti sofà invitano al riposo, gli scintillanti lampadari riportano alla mente i saloni delle feste di un tempo, l'impeccabile accoglienza dello staff vi farà sentire subito sollevati e rilassati. Oltre l'ingresso troverete giardini profumati di fior d'arancio, la piscina e il panorama sui Faraglioni che spuntano dal mare luccicante. Ecco il segreto del Grand Hotel Quisisana: la possibilità di godere la frizzante mondanità di Capri e al tempo stesso quella quiete assoluta che oggi rappresenta uno dei lussi più esclusivi.

SALERNO

ALBERGO PALAZZO AVINO A RAVELLO (SA)
albergo
Palazzo Avino è uno splendido albergo situato a Ravello, nella scenografica Costiera Amalfitana. L’hotel, nell’immobile storico di Palazzo Sasso, è un’antica dimora gentilizia del XII secolo, sapientemente riadattata ad albergo dopo un’integrale opera di riqualificazione coronata con la riapertura nel 1997. Quarantatré le stanze, di cui undici suites, arredate con pregiati arredi e arricchite con mobili d’epoca. La posizione del Palazzo, a 350 metri sul livello del mare, regala una perfetta scenografia naturale dei luoghi, una vista unica sui rilievi dei monti ammantati di verde e una veduta ineguagliabile sul Golfo.


ALBERGO PALUMBO A RAVELLO (SA)

Affacciato su Ravello e sul Golfo di Salerno, l'Hotel Palumbo offre la connessione Wi-Fi gratuita nelle aree comuni e camere personalizzate, in alcuni casi con viste panoramiche.
Il Palumbo occupa l'edificio storico di Palazzo Confalone e una dependance di design, Casa Palumbo, distante 20 metri. L'hotel dispone inoltre di un giardino fresco e rilassante.
Le sistemazioni sono distribuite in entrambi gli edifici e sono caratterizzate da un arredamento moderno e da mobili d'epoca del XVI, XVII e XVIII secolo.
La prima colazione è di tipo continentale o a buffet, a seconda della stagione. Durante la primavera e l'estate, sulla terrazza panoramica del Ristorante Confalone potrete gustare una vasta gamma di piatti della cucina mediterranea.

ALBERGO SAN PIETRO A POSITANO (SA)

Il San Pietro è l'unico albergo di Positano con accesso diretto al mare. La spiaggia è un'insenatura naturale bagnata da acque cristalline, con solarium attrezzato, ristorante e bar.
Un angolo di paradiso straordinario, proprio come il modo in cui raggiungerlo: un ascensore guadagnato nella roccia, che in pochi secondi passa dalla hall ai profumi del mare.
Il campo da tennis, a disposizione gratuita ed esclusiva degli ospiti, è scenograficamente adagiato fra alte pareti rocciose e una vegetazione tipicamente mediterranea.
Il campo è regolamentare ed offre l'insolito piacere di giocare accanto al mare.
La piscina panoramica è un angolo di grande bellezza: a forma di emiciclo, offre una splendida vista sul borgo di Praiano e sul mare, protetta dai Monti Lattari.
Una terrazza luminosa e tranquilla, per rilassarsi in uno scenario privilegiato.
Le camere Speciali hanno un particolare in più che le rende ancora più uniche e, appunto, speciali. Alcune hanno una grande terrazza privata, altre il bagno panoramico, altre ancora sorprendono con una straordinaria vista su Positano.

NEGOZI

AVELLINO

PASTICCERIA DOLCIARTE AD AVELLINO

Nel cuore del centro storico di Avellino, nel 2008 nasce dolciarte pasticceria d’avanguardia. Carmen Vecchione, grazie alla sua determinazione, al suo talento, ma soprattutto alla sua forte passione per la pasticceria, mette su un piccolo ma moderno laboratorio in cui con il suo staff crea e sperimenta prodotti dolciari di altissima qualità. In breve tempo dolciarte fa emergere il suo carattere di innovatività ed originalità, ritagliandosi il suo spazio, ricevendo sempre più apprezzamenti dai suoi clienti e ottenendo riconoscimenti anche da esperti del settore.

NAPOLI

BAR  GAMBRINUS A NAPOLI
In Via Chiaia 1/2, a Napoli sorge dal 1860 il Gran Caffé Gambrinus. Loggia della Napoli dell'ultimo Ottocento, era centro politico, urbano e morale della città. Qui D'Annunzio scrisse i versi di "A vucchella"; qui sedevano il giornalismo, la legge, l'arte, la politica di Napoli, tutti riuniti in un cenacolo ideale che un prefetto fascista trasformò in banca nella parte più bella. Ma nel 2001, il Gambrinus ha riconquistato quelle sale affacciate su piazza del Plebiscito, con la loro spendida galleria di affreschi e dipinti dell'Ottocento napoletano.

CIOCCOLATERIA GAY-ODIN A NAPOLI

In Via Vetriera 12, a Napoli sorge dal 1894 la Fabbrica cioccolato Gay-Odin fondata dal confettiere piemontese di Alba e svizzero di origine Isidoro Odin con la moglie Onorina Gay, che ha dato vita a tanti negozi di dolci nel polo dei caffè letterari napoletani, tra via Toledo e via Chiaia. Amata da Oscar Wilde, da Salvatore di Giacomo e da Eduardo De Filippo, conserva intatti arredi, macchinari e ricette d'inizio Novecento. Dal 1993, è monumento nazionale.

PASTICCERIA MARIGLIANO A OTTAVIANO (NA)
Pasquale Marigliano scopre piccolissimo la sua vocazione per la Patisserie. Nelle pasticcerie della sua zona, matura talento, passione e comincia il percorso di conoscenza del territorio fino a quando poi non decide di espatriare a Parigi.
Alla corte di Francia, Pasquale entra in una nuova dimensione, elaborata secondo un modo di lavorare serio e puntiglioso e costruita attorno ad una nuova idea di 'maitre patissier' che si ispira alla figura di Pierre Hermes.
Dal 1992 matura la sua formazione presso 'Fauchon' e 'Le Notre', seguendo stage di perfezionamento sulla lavorazione della viennoiserie, del pastigliaggio e dello zucchero soffiato, tirato e colato.
Quando torna in Italia nel 2000, a San Gennarello di Ottaviano apre la sua pasticceria, è ormai ricco di esperienze e di nuove tecniche con cui può educare la sua clientela ad una pasticceria italiana rivisitata in chiave moderna e di qualità.
Nel 2003 viene consacrato campione italiano di pasticceria. I suoi dolci, il cioccolato e tutte le creazioni rispecchiano la sua filosofia, che vede protagonista la continua contaminazione tra la cultura napoletana e quella francese.
Da questa equilibrata miscela e dal suo genio creativo, nascono i prodotti dolciari e della cioccolateria, che assumono sempre forme e armonie nuove. Alcune delle sue torte, infatti, sono la rivisitazione dei dolci tipici napoletani, come la pastiera o la cassata napoletana. Pasquale Marigliano sperimenta anche spunti nuovi, come fa con i suoi cioccolatini che propone in tante varianti. A caratterizzarli sono gli insoliti accoppiamenti di sapori e l'utilizzo di eccellenti materie prime, come il cioccolato fondente e il rum invecchiato o come le stresul, biscotti di farina di mandorla con burro fresco e zucchero di canna grezzo.

PASTICCERIA VOLPE A NAPOLI

Gennaro Volpe annovera grandi esperienze professionali e riconoscimenti:
– Campione italiano di pasticceria nel 1999, primo classificato;
– Partecipazione ai mondiali di Brno nel 1999, la coppa europea di pasticceria nel 2000, secondo classificato;
– Partecipazione coupe du monde de la patisserie nel 2003
– vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali di pasticceria.
– Vice Presidente della federazione internazionale di pasticceria, gelateria e cioccolateria
– Dimostratore Caffarel e Cesarin corsi di formazione
– Docente presso Arte Dolce, Gambero Rosso sweetest e chef academy
– Presidente di giuria in tanti concorsi di pasticceria
– Medaglia d’onore e attestato come maestro pasticcere rilasciato dalla camera di commercio e Repubblica Italiana
– Ospite in numerose trasmissioni televisive


SALERNO

PASTICCERIA ORCHIDEA A MONTESANO SULLA MARCELLANA (SA)

La pasticceria L'orchidea di Giuseppe Manilia a Montesano sulla Marcellana (SA) è tra le migliori otto pasticcerie premiate da Gambero Rosso.
Giuseppe Manilia, membro dell'Ampi (Accademia Maestri Pasticcieri Italiani), in pochi anni è diventato uno dei migliori pasticcieri d'Italia, come i copiosi riconoscimenti stanno a testimoniare.
Tra i tanti prestigiosi premi ottenuti, basta citare il primo posto conseguito l'anno scorso a Cortemilia (Cn) nel concorso “The best Dolce alla Nocciola in the World”, cui hanno partecipato 18 pasticcieri provenienti da otto nazioni di tre continenti. E poi la consacrazione delle “Tre Torte” in due anni consecutivi sulla guida del Gambero Rosso. Quello che più stupisce di Giuseppe è che egli è un autodidatta, non ha compiuto studi specifici, non ha frequentato la scuola alberghiera, ma ha imparato giorno per giorno, si è applicato con costanza e passione e si è dedicato alla sua arte con fantasia e creatività. C'è da chiedersi come mai un personaggio così bravo e famoso abbia deciso di operare in un piccolo e marginale contesto territoriale e non senta il bisogno di emigrare in un ambito più grande e più consono alle sue capacità. Il suo locale è spesso meta di visite di clienti, anche famosi, e di giornalisti provenienti da tutta Italia e questo lo rende molto felice e soddisfatto.

PASTICCERIA PANSA AD AMALFI (SA)

In Piazza Duomo 40, ad Amalfi (SA) dal 1830 sorge la Pasticceria Pansa Andrea. Incastonata nella piazzetta all'ombra del bellissimo Duomo, conserva stile, arredi e persino la facciata in marmo d'inizio Novecento. Tramanda da due secoli la più verace tradizione dolciaria amalfitana delle zeppole S. Giuseppe, susamielli, roccocò, casatielli dolci coi "diavolini", mustacciuoli e sfogliatelle. Peccati di gola che catturarono Ibsen, Wagner e Longfellow.

PASTICCERIA DE RISO A MINORI (SA)
L'immagine di Salvatore De Riso non prescinde mai dai suoi limoni, dalle sue nocciole, dalla sua ricotta e da tutto ciò che una terra, così generosa e feconda gli offre.
Dalla ricerca e dall'unione di questi eccellenti materie prime, nascono i suoi meravigliosi dolci.
Tutte le creazioni di Sal De Riso rispettano le più severe e rigorose conformità agli standard internazionali in materia di sicurezza. La qualità è garantita in tutte le fasi di lavorazione, dall'acquisto delle materie prime, sino alla verifica del prodotto finito.
Per la produzione utilizza solo latte fresco alta qualità e panna fresca. Non utilizza conservanti, nè grassi idrogenati.
Sal De Riso ha ricevuto premi e riconoscimenti per la maestria artistica, l'impegno nella promozione della tipicità e per i meriti professionali. Fra i più importanti, nel novembre del 2010, il titolo di "Pasticcere dell'anno 2010-2011", conferitogli dall'Accademia Italiana dei Maestri Pasticceri.