GENOVA
RISTORANTE DA O VITTORIO A RECCO
Il ristorante Da O Vittorio di Recco, è gestito dalla famiglia Bisso attraverso quattro generazioni. È cenacolo della focaccia al formaggio e degli antichi sapori liguri. Moltissime le foto di soste illustri, tra cui Elettra Marconi, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, Tara Gandhi, Bartali e Coppi, Tognazzi e Vianello, Gassman, Manfredi, Wanda Osiris, Dizzy Gillespie, Luigi Tenco.
RISTORANTE LO STELLA A PORTOFINO
A Portofino il ristorante Lo Stella è meta del jet set internazionale. È uno dei simboli della dolce vita nel porticciolo ligure più famoso ed esclusivo del mondo. Dove sedeva a tavola l'affascinante principessa Soraya, accanto ai Duchi di Windsor, al Re di Spagna, ai più famosi attori e personaggi che affollavano con panfili e yacht la piccola banchina. E che continuano a frequentarlo, con riservatezza, per assaporare i piatti della tradizione marinara.
RISTORANTE THE COOK A GENOVA
TRATTORIA DEL BRUXABOSCHI A GENOVA
Trattoria del Bruxaboschi di Genova, tempio di tradizioni e ricette del genovesato dell’antico borgo di San Desiderio, con la stessa famiglia al fornello da cinque generazioni. Conserva la storica saletta, con le credenze dell’Ottocento. La frequentava il patriota Andrea Galleano che nel 1880 pose una targa sulla vicina villa per ricordare che lì i patrioti fratelli Ruffini e Giuseppe Mazzini tramarono con la Giovine Italia. Dal 1896 fu sede del Circolo della comunità svizzera genovese. Ai suoi tavoli sedeva il violinista De Barbieri, l’unico a cui il Comune concedeva il violino di Paganini.
TRATTORIA DEL PIPPO DA UGO A NEIRONE
La trattoria del Pippo da Ugo, del 1902, a Neirone, in val Fontanabuona, guidata da Giuseppe Corsiglia, conserva la saletta del 1930 con bancone, tavoli , sedie e specchiere originali e le caricature dei clienti illustri dell’epoca firmate da Calamida. La frequentavano Gilberto Govi, che andava matto per i suoi ravioli, Gino Bartali, il violinista Renato De Barbieri e molti altri.
SAVONA
Siamo parlando dell’Azienda Agricola Innocenzo Turco, situata nell’entroterra di Savona, in Via Bertone, 7A a Quiliano (SV) Telefono:+39 019 887120. Un tempo solo azienda vitivinicola (granaccia, pigato e vermentino), oggi, dall’estate del 2006, anche agriturismo, per il momento col solo servizio di ristorazione, grazie alle doti in cucina di Lorenzo Turco, seconda generazione, che propone piatti tipici della cucina ligure in abbinamento ai vini aziendali.
Il locale è stato ricavato dall’attenta ristrutturazione di due locali aziendali utilizzati in passato come stalle ed ora adibiti uno a sala e l’altro a cucina. Pochi tavoli (una trentina di coperti) apparecchiati con sobria eleganza ed una cura delle stoviglie che lo innalza già sopra la soglia di un entry level country, come capita ancora nelle zone limitrofe.
Il menù è alla carta e la scelta può essere fatta tra antipasti (abbiamo gustato un ottimo vitel tonné e dei saporiti peperoni ripieni, mentre la carne cruda battuta al coltello non raggiungeva le vette della necessaria tenerezza e gustosità), primi fatti con pasta fresca preparata in casa (tutti accettabili) e alcuni secondi a base di carne (magnifica la rivisitazione del coniglio alla ligure, anche se il contorno di patatine arrosto non era all’altezza) o stoccafisso (l‘imperiese brandacujun, un pasticcio di patate e pezzetti di stoccafisso, era una vera squisitezza). Il pane, veramente sopraffino, viene prodotto quotidianamente nel forno aziendale.
Un poco convenzionali i dolci, con le consuete torte alla nocciola ed alla pesca, mentre una tirata di orecchi va data per un più che modesto semifreddo alla frutta, unica nota stonata di una tavola nel complesso pienamente soddisfacente.
Buono e corposo il Pigato aziendale, bevibilissima anche la Granaccia, ed infine meritoria la scelta del “chilometro zero” per l’acqua proveniente dalla vicina Fonte Vallechiara di Altare.
Spenderete circa quaranta euro per un pasto completo, né pochi né troppi. Uno sforzo che si può fare senza pentirsene e che magari ripeteremo in inverno per gustare altre specialità.
Location Via Pia 118 17100 Savona Contatti +39 392 311 4000
Via Antonio Baglietto 16/r, 17100 Savona +39 019 948 3030
Via Quarda Superiore, 17/19/R, 17100 Savona SV Telefono: 019 833 5350
Osteria Da Oreste a Savona
Vico Gallicò, 17100 Savona SV Telefono: 346 717 3148
Vico Avarenna 1, 17031 Albenga Telefono : +39018251937
OSTERIA DELLE MANCINE A SAVONA
Passeggiando lungo le calate della Vecchia Darsena di Savona, uno degli scorci paesistici più belli del Mediterraneo, dove la città antica si sposa col suo mare, abbracciandolo quasi a proteggerlo ed a proteggersi da lui, capita ancora di fare scoperte del tutto inaspettate. Ci troviamo nel cuore della città portuale dove il vecchio popolare dei restaurati lavatoi di pietra e legno si sposa al nuovo commerciale di vetro ed acciaio senza stridere, figli di secoli diversi che devono andare d’accordo malgrado tutto e talvolta ci riescono. In un piccolo locale di Via Baglietto al nr. 26 r ha da poco aperto l’Osteria delle Mancine (cell. 3429398222) Cucina paesana e Vini sfusi. Diciamolo subito: ottimi entrambi e ad un prezzo ragionevole. Il locale è l’incarnazione vivente del motto piccola brigata vita beata. Se la brigata è soltanto media la difficoltà ad essere ospitati sale esponenzialmente. Per fortuna che nella stagione buona (che da noi vale 9 mesi l’anno) il dehors è un’ottima alternativa o integrazione. L’arredo è moderatamente moderno, ma l’atmosfera è decisamente retrò. Mentre raggiungiamo a fatica i nostri posti, siamo circondati da piattoni fumanti di minestrone, fiammenghille di acciughe ripiene, cofane di cozze, pignatte di risotto e via via… Dal bancone della mescita partono caraffate di rosso e di bianco sfusi che lasciano un scia di antico (mezzo litro minimo). Non gran vini, come è giusto, ma abboccabilissimi. Servizio spartano da far impallidire Leonida e i suoi 300 delle Termopili. “Ragazzi datevi una smossa che alle 21,30 c’ho il terzo turno”. Beati loro. La conversazione a tavola avverrà per abstract nel timore che qualche aggettivo di troppo ci faccia sforare e scatti il fuori tempo massimo della nostra ora di cibo privandoci del dessert. Una pastiera napoletana che manco a Napule ‘a sanno fa. Comunque non è certo il brodo nero degli Spartani che ci viene servito. Tutto è delizioso e le porzioni abbondanti fanno scattare l’effetto ratatouille delle ricette della mia bisnonna. “Chi vuole finire la pignatta?”. Un principe del foro ed un primario ospedaliero se la contendono come due balilla di Portoria pronti al che l’inse. Vecchi cronisti, nostalgici del mattinale del procuratore, parlano ad alta voce dei brutti tempi andati e di quelli d’oggi (che sono anche peggio), di attici limitrofi vista mare finiti nelle avide braccia di… Ma qui ci fermiamo, non stiamo facendo la giudiziaria, anche se avendo la loro bocca a venti centimetri dal mio timpano non posso fare a meno di sentire. Chiudo le pupille ed affino le papille. Deliziose. Le acciughe ripiene valgono un grazie (non berrò tutta la notte litri d’acqua per la legge del contrappasso). Il conto è onesto, cosa volete di più? Prenotare, prenotare, prenotare (per la qualità e la dimensione del locale, inversamente proporzionali).
Osteria La Farinata a Savona
Via Isidoro Bonini 3, 17100 Savona Italia+39 019 862299
Pizzeria Da Nicola a SavonaVia Venti Settembre, 43/R, 17100 Savona Italia+39 019 828610
PIZZERIA IL NULLA A SAVONA
Buon anno a tutti con una buona notizia. C’è un nuovo presidio in Piazza del Popolo a Savona. Questo è prima di ogni cosa Il Nulla, un nuovo Ristorante/Pizzeria nato dalle ceneri della Grotta Marinara. Lamentarsi che i più bei giardini di Savona siano perennemente abitati da homeless e frequentati da spacciatori e prostitute, serve a poco. Serve ancora meno aver chiamato a vigilare Vito Catozzo e Rin tin tin, che fanno la ronda la sera. Quello che serve è che le forze civili tornino a frequentare stabilmente questa zona centralissima, ma lasciata al degrado sociale dall’insipienza di una amministrazione miope e manichea che piazza lì una centrale dei vigili urbani, ma poi la tiene quasi sempre chiusa. Quindi ben vengano locali e dehors ad invadere questa splendida piazza porticata che una volta dava il benvenuto a chi scendeva alla Stazione Ferroviaria Letimbro. Ed un plauso faccio al giovanissimo Salvatore che ha avuto il coraggio di aprire un locale impegnativo in questi tempi grami. Il locale appare discreto all’esterno, ma varcato il vano d’ingresso si anima ed assume tutta l’importanza di una pizzeria medio/grande con ampio forno a vista. Bello il recupero a rustico delle pareti e delle volte. La vera specialità sono le pizze giganti (per quattro/sei/otto persone). Una vera delizia per gli occhi e per il palato. Ogni ben di Dio le addobba: formaggi, salumi, salsiccia, wurstel, verdura, sottaceti, sottolii, persino frutta. La mia preferita però resta la pizza al limone, con bresaola, rucola e grana. Il pizzaiolo lo sa e me ne fa una speciale, che abbiamo rielaborato insieme dopo molti tentativi (cosa non fa il vostro cronista per i suoi lettori). Se la desiderate dovete chiedere la variante natrusso. Non pagherete né copyright né sovrapprezzo, ma la ricetta resterà segreta. Se la vorrete conoscere… beh vedremo come fare. D’altronde anche Nero Wolf ha dovuto patire molto per conoscere il segreto della Salsiccia Mezzanotte. In fin dei conti anch’io, di recensione in recensione, ho raggiunto come lui la mia bella stazza e non ho neppure la scusa di una genialità investigativa assoluta.
La bella e nobile Piazza Mameli di Savona, incorniciata sui quattro lati da un solenne porticato, è il salotto buono della città, se solo la si sapesse (e volesse) preservare da un traffico intenso e fastidioso, pensate cosa potrebbe diventare. Alle 18 un evento unico la rende ancora più suggestiva: ai rintocchi della grande campana del Monumento ai Caduti tutto si arresta per un intenso momento di riflessione sulle atrocità della guerra e sul sacrificio di chi è caduto per la patria. Ad uno dei quattro angoli, scusate la scivolata verso il prosaico, sorge la perla delle Pizzerie Savonesi la Vesuvio. Un nome un programma. Mangerete, probabilmente, la migliore pizza della città, grazie ad un forno di ultimissima generazione che ne garantisce una cottura uniforme da tutti i lati, ed alla maestria e sapienza di un pizzaiolo coi fiocchi. Anche la cucina sa dare delle soddisfazioni… ma la pizza ha una marcia in più. Per sedersi alla Vesuvio si fa la coda, tutti i giorni. Quante altre pizzerie possono vantare lo stesso share? Anche se il locale ha quasi raddoppiato la capienza dopo i lavori di ampliamento e ristrutturazione, la coda è quasi inevitabile. C’è poco da fare, il tam tam della buona pizza vale assai più di qualsiasi pubblicità. La birra alla spina è una buona nostrana, il super gettonato profitterol è squisito, si può chiudere con un inconsueto bicchierino della staffa: il meloncino (secondo me non avrà un grande futuro, ma era la prima volta che lo bevevo, cosa non fa per voi il vostro recensore). I sette camerieri che servono in sala sembrano l’altra faccia della Savona che non ce la fa. Qui ce la fanno eccome. Investono, lavorano, i clienti rispondono. Basta psicosi della crisi. Questo è il primo antidoto per venirne fuori. Aiutati che il ciel t’aiuta. Ma rispetta il cliente, coccolalo, vizialo, fidelizzalo. Quante volte mi è capitato di entrare in un buon ristorante ed uscirne soddisfatto, ma poi tornatoci due mesi dopo con una compagnia di amici trovarlo negativamente trasformato, appiattito, senza entusiasmo? Se la Vesuvio ce la fa è perché è rispettosa del cliente, negli anni. Viva la Vesuvio che insegna ai Liguri il come si fa della ristorazione.
via Calata Pietro Sbarbaro, 17100 Savona Italia+39 371 345 1210
RISTORANTE BABETTE AD ALBENGA
Via Michelangelo 17, 17031 Albenga Telefono : +390182544556
Via Nizza 85/R, 17100 Savona Italia+39 340 159 9851
Via Ambrogio Aonzo, 31r, 17100 Savona SV tel. 019 528 1517
Ristorante Esco Pazzo a Savona
Via Montenotte, 75, 17100 Savona SV Telefono: 019 848 9309
Via Domenico Cimarosa, 4, 17100 Savona SV Telefono: 019 803029
Via Dei Cassari 14/R, 17100 Savona Italia+39 019 813113
RISTORANTE IL CAPANNO DI RANZI
Corso Cristoforo Colombo, 46/R, 17100 Savona SV Telefono: 347 815 3508
Ristorante La Granda In Riviera a Savona
Piazza de Andre, 17100 Savona Italia+39 351 132 8159
RISTORANTE LA KAVA A BERGEGGILa crisi economica sta profondamente segnando il reparto food & beverage e molti bar, tavole calde, pizzerie e ristoranti segnano il passo quando non sono addirittura costretti alla chiusura. Da questa selezione naturale e spietata, che sta falcidiando tutti i locali improvvisati o solo modaioli, riescono a sopravvivere solo i veri professionisti, che reggono le posizioni quando non riescono addirittura ad incrementare i loro profitti, in virtù di un mix sapiente che prevede: materie prime freschissime e di ottima qualità, cuochi capaci di un giusto equilibrio tra tradizione ed innovazione, camerieri attenti e cortesi, sommelier preparati, impeccabile servizio al tavolo con tovagliatura tersa e cambio di piatti, bicchieri e posate adeguato alle portate, rinnovo costante degli arredi per una location sempre nuova, avvolgente e stimolante. Fa piacere segnalare che tra questa tipologia di locali fa spicco, nel savonese, il ristorante, brasserie, pizzeria La Kava di Bergeggi. La location è da favola: incastrata nello spazio svuotato di una antica cava di pietra, offre un ampio parcheggio riservato ai clienti, e si affaccia sul mare. Specialmente la sera, la vista che si gode dai tavoli è incantevole. D’estate si pranza e cena a bordo vasca di una piscina che è certamente un incomparabile valore aggiunto. Ci si prepara spiritualmente per consumare il pasto seduti al grande bancone ligneo stile hawaiano del lounge bar, un angolo particolarmente vocato alla degustazione di alcolici, vini e cocktail (consigliato da esperti sommelier e preparati da ottimi barman), dotato di una particolare eleganza, con piccoli salotti (da cui appunto il nome), in cui è presente, come sottofondo, un genere particolarmente accattivante di musica adatta a creare atmosfera e feeling, detta appunto lounge music, volta a rilassare i clienti. Nel gruppo con cui eravamo a cena abbiamo assaporato un eccellente Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG e due celebri cocktail pre dinner: il Bellini (creato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, capo barista dell'Harry's Bar, così detto per via del suo colore rosato che gli ricordò il colore della toga di un santo in un dipinto del pittore Giovanni Bellini) ed il Negroni (ideato a Firenze nel 1919 dal conte Camillo Negroni, e realizzato dal barman Fosco Scarselli, dell’aristocratico Caffè Casoni, ora chiamato Caffè Giacosa). Preparazione impeccabile. A tavola ci si offrivano tre possibili soluzioni: la classica pizzeria, il ristorante dove servono piatti di pesce con particolare riferimento al pescato giornaliero ed infine la brasserie dove spiccava la carne del black angus nordamericano. Non potevamo che scegliere la terza. Già avete capito bene: a La Kava si può gustare il mitico Black, il top assoluto degli Angus di razza purissima 100% Angus, animali con manto nero e a pelo lungo. Bestie dalla costituzione morfologica perfetta da carne: statura ridotta, tronco compatto e arrotondato, notevole sviluppo delle masse muscolari della coscia, da cui derivano i tagli pregiati. La carne si caratterizza per essere molto tenera con un sapore particolarmente elegante deciso ma persistente, dovuto al tipo di alimentazione e allevamento. I bovini infatti crescono nel Mid West (Kansas, Nebraska e Oklahoma), a pascolo libero per i primi mesi, vengono poi trasferiti nelle zone d’allevamento dove sono nutriti adottando un’alimentazione naturale attenta e controllata a base di mais, grano e fieno. Le grandi porzioni che si sono state servite erano la quintessenza della bontà. Torneremo senz’altro. A proposito di crisi, la sera della nostra visita c’erano almeno duecento commensali felici.
RISTORANTE LA PIEMONTESINA A SAVONA
La trovi solinga in zona poco frequentata, nel controviale di una trafficatissima arteria urbana. Ho letto l’insegna con quella faccia un po’ così e quell’espressione un po' così di noi che abbiamo fatto il militare a Cuneo. Sono entrato… ed invece. Quel ristorante a Savona mi ha sorpreso: La Piemontesina, di nome e di fatto. Si trova in Corso Giuseppe Mazzini, 99 r, 17100 Savona SV Prenotate al 331 159 1251.
Il locale è piccolo ma ben organizzato e pulito. Personale gentile, ottima qualità del cibo e buona selezione di vini regionali a prezzi ragionevoli. Menù esclusivamente piemontese di tradizione, ma con cucina difficilmente eguagliabile. Un pezzo di Piemonte in mezzo alla Liguria. Una prelibatezza.
Vado spesso in Piemonte dove a tavola trovo un rapporto qualità prezzo ottimo rispetto alla carissima Liguria. Confermo che questo ristorante è all'altezza del suo nome e non fa rimpiangere le terre dell’oltrecadibona.
Les entrées ti offrono la classica lingua con bagnet verde e rosso, insalata russa fatta in casa senza sottaceti, un eccellente vitello tonnato, una torta di porri squisita e dei fegatini, tra i migliori che abbia mai assaggiato, che hanno fatto scattare in me proustianamente il ricordo dei mitici ristoranti de La Morra.
I primi tengono il passo, con un crescendo: ottimi i plin sia al ragù sia al sugo d'arrosto sia al brasato.
Il fritto misto alla piemontese è un sogno, che ti si scioglie in bocca scrocchiando. Tenerissimo e sapido l'arrosto di maiale alle nocciole. Ma che dire dei porcini fritti e delle intriganti cotolette di cinghiale? La tagliata di Fassona su letto di rucola nature, è tenera e gustosa.
La bagna cauda gentile con tutti, ma proprio tutti i tipi di verdura della tradizione, ti permette un prosieguo di serata senza scoraggiare il partner per la prepotente alitosi.
Dessert all’altezza, bonet fine e tiramisù delicato. C’è anche lo sfizioso gelato di latte di capra con mirtilli di Murialdo.
Puoi annaffiare il tutto con bianchi, consiglio allora l’Arneis, ma soprattutto coi rossi, compresi Barolo e Barbaresco, che riesci a pagare senza fare debiti.
Quando esci cammini venti centimetri sopra il marciapiede.
Via Umberto Giordano, 15, 17100 Savona SV Telefono: 335 741 5933 RISTORANTE LAMBERTI AD ALASSIO
Via Gramsci 57, 17021 Alassio Telefono : +390182642747
RISTORANTE MATERIA BISTROT A SAVONA
RISTORANTE META A CELLE LIGURE
Via Generale Pescetto 5, Celle Ligure, 17015, Italia +39 019 994222
Nel pittoresco centro storico di Celle, quella che un tempo fu una rimessa per le barche dal tipico soffitto in mattoni oggi è un ottimo ristorante gourmet, con un giovane cuoco che rappresenta una delle proposte più interessanti della zona.
Ristorante Molo a Savona
Piazza Rossa Guido, 1/R, 17100 Savona Italia+39 340 700 8736
VIA AURELIA 133, 17029 VARIGOTTI Telefono : +39019698015
L’abbiamo scoperto durante la pandemia come ristorante d’asporto di alta qualità. Parlo di Noi Ristorante collocato in Via Quarda Superiore, 35 r, 17100 Savona SV Telefono: 019 528 2773. Oggi amiamo frequentarlo nel vivo della rinnovata intrigante saletta dagli arredi di tendenza. Con qualche innovazione in più ed un occhio al passato. Infatti Noi Ristorante ha importato in Italia, da Barcellona, un antico metodo di cucina tradizionale catalana. Si tratta di un forno Pira che come combustibile usa solo carbone vegetale (carbonella) di faggio certificato alimentare. Ciò conferisce al piatto una profumazione di legno e affumicato tipica della cucina di una volta. Con questo metodo di cucina e con le pirofile di terracotta e alluminio ad alta densità, si può cuocere senza grassi aggiunti, e scusate s’è poco. L’olio, quando serve, si aggiunge a crudo nell’impiattamento. Il menù spazia a 360° gradi, dalla carne di fassona nostrana, all’angus di derivazione australiana argentina o uruguaiana, alla coppa di suino gustosa e profumata. Senza dimenticare i calamaretti e il baccalà, cotto in svariate maniere, proprio come in Portogallo. Non mancano le Cocotte di formaggi fusi con verdure in cruditè e parmigiane rivisitate con formaggi di valle. E troverete fumanti pirofile di champignons, zucchine in fiore, cipolline, carote ad libitum. Le opzioni di servizio sono state mantenute: consumazione sul posto, ritiro all'esterno o consegna a domicilio. Nella nostra ultima visita, al nostro tavolo sono transitati: Salmone fumè al legno di limone con pane nero di segale e burro salato, Polpo alla catalana (in insalata con cipolla rossa, pomodoro fresco, basilico, peperone e olive taggiasche), Risotto carnaroli zucchine e gamberi cotto nella sua bisque, Paccheri granseola, mazzancolle gratinati al forno, Stinco bassa temperatura finito al forno e patate agli aromi, Pescatrice steccata e lardellata. Inutile dire che i piatti sono stati restituiti completamente vuoti. Prezzi in linea con la qualità, circa 60 €/cad. bevande escluse. Prenotare sempre, mi raccomando.
RISTORANTE NOVE AD ALASSIO
Via Privata Montagù 9/1, 17021 Alassio Telefono : +390182646140
RISTORANTE OSSOBUCO A SAVONA
Viale Italia 35, 17031 Albenga Telefono : +39018253458
Ristorante PesceEvoluto a Savona
Via Montenotte, 20 r, 17100 Savona SV Telefono: 019 770 2485
Infatti lui, per lavoro, spesso in trasferta girava l’Italia e, per passione (la parola hobby non era stata ancora importata in Italia), annotava le ricette migliori delle varie trattorie che visitava. Immaginiamo che da buon ‘monsù avesse già scolpito gli stampi di legno con l’emblema familiare per permettere alle donne di casa di decorare i crusotti altaresi (la tipica pasta povera locale) e che ad ogni suo ritorno sedesse alla tavola gratificato dalla bontà di ciò che la moglie Pierina gli serviva. Non parliamo poi dei pranzi festivi dalla suocera Virginia o dalla cognata Aurora. E che dire delle nuove ricette forestiere che lui raccontava e che quelle sante donne riproducevano alla perfezione? Con un tris d'assi in mano servito, sbancare il banco era un gioco da ragazzi.
Il suo nome era Quintilio, e nel suo ristorante ad Altare, già dal 1930, si potevano mangiare gli esotici tortellini di Bologna e la spongata di Mantova. Oggi da Quintilio troverete ai fornelli il pronipote Luca Bazzano ed in enoteca la consorte, la maitre sommelier Lorena Germano.
Entriamo per l’ennesima volta in questo raccolto e raffinato locale e subito l'occhio spazia nella saletta futurista, che raccoglie preziose testimonianze della storica visita del 1936 di Marinetti alle locali vetrerie ed il prezioso manoscritto, donato da Pasolini, in visita al ristorante, in occasione di un sopralluogo negli anni sessanta allo stabilimento Ferrania per selezionare pellicole cinematografiche.
Poi una visita alla cantina dinamica ed in continuo aggiornamento. Qui l’attenzione va alle bollicine dei piccoli RM (récoltant manipulant), cioè coloro che producono champagne da sole uve di proprietà e che, con passione certosina, comunicano la loro filosofia fatta di grande devozione per l’ambiente ed il terroir. L’enoteca è con vendita al dettaglio, non partirò certo a mani vuote.
A tavola a dettare il menù del giorno è la disponibilità dei prodotti di giornata, ma alcune peculiarità restano una bella costante. Il pane, fatto in casa con farine selezionate macinate a pietra e con pasta madre, ha una lievitazione di almeno 18 ore. Analogamente tutta la pasta fresca viene prodotta direttamente. Voglio ricordare i tagliolini ai trenta tuorli (per kg di semola rimacinata), che devono ben odorare e sapere di uovo se si vuole sopra una bella passata di affettatartufi ed i maccheroni all’ago fatti arrotolando la pasta ad un ferro da lana.
Nei primi una storia a parte meritano i tortelli di toma brigasca. Il termine deriva dal paese La Brigue, in Val Roya, importante centro di pastorizia. Qui vive la pecora brigasca, una popolazione ovina autoctona che dà un latte favoloso. La toma è prodotta addizionando il caglio al latte proveniente dalla mungitura serale. Dopo la coagulazione si rompe la cagliata con il rubatà, il classico spino in legno. Il coagulo è poi raccolto con la raireura, una tela grezza con la quale si forma un fagotto sul quale è depositata una grossa pietra. Quindi il taglio in parti quadrate, che saranno salate a secco con sale marino e poste a stagionare, su tavole in legno, per 60 giorni.
Nei secondi l’amore atavico per il parmense lo possiamo dedurre da una ricetta particolare: il coniglio alla Maria Luigia. Chi era costei e che cosa aveva a che fare con la cucina? Si tratta della seconda moglie di Bonaparte che, una volta caduto in disgrazia il consorte, lo abbandonò e fu ricompensata con il Ducato di Parma. Fu amatissima dal popolo, donna d’arte e di cultura, ed anche di buon gusto per la tavola. Amava le violette di Parma e l’erba aromatica al delicato aroma di limone che da lei prese il nome di erba Maria Luigia. Le prime, candite, servono a decorare il dessert, la seconda da al coniglio un gusto raffinato.
E per concludere un dolce che sa di antico, il pain perdu ai fichi con gelato artigianale al latte e lavanda ed in abbinamento lo storico barolo chinato Cappellano, un omaggio al suo mitico inventore, l’artista-enologo situazionista albese Pinot Gallizio.
Per il menù degustazione da cinque portate pagherete 50 € (che li valgono tutti). Prenotate al +39 019 58.000 e recatevi in Via Gramsci, 23 Altare (SV). Un che di antico rivivrà in voi, come disse il poeta “c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,/ anzi d’antico, io vivo altrove e sento/ che sono intorno nate le viole” (candite naturalmente per guarnire la Torta Duchessa di Maria Luigia). RISTORANTE ROSITA A FINALE LIGURE
VIA MANIE 67, 17024 FINALE LIGURE Telefono : +39019602437
Stile rustico, ma soprattutto una bella terrazza affacciata sul mare e sulla costa, che vi ripaga di un tratto di strada un po' stretto e tortuoso, necessario a raggiungere il locale. Curata direttamente dai titolari, la cucina è squisitamente all'insegna del territorio.
Ci si lamenta spesso della carenza di buoni ristoranti (economicamente abbordabili) a Savona. Forse la tendenza si sta invertendo e, da buoni infaticabili praticanti della cultura della convivialità, eccoci pronti a segnalarvelo. Si trova nei pressi della centralissima Piazza del Popolo, che vanta degli splendidi giardini coloratissimi anche da una variegata frequentazione multietnica. Parliamo di un piccolo ed elegante ristorante “Suavis” gestito con intraprendenza e passione da Vincenzo Ricotta, noto anche come conduttore di una celebre tradotta Slow Food Savonese. La filosofia gastronomica che ne deriva è quindi quella di una cura rivolta alla scelta degli ingredienti (il famoso chilometro zero) e, quando è possibile ai prodotti di presidio. Pochissimi coperti (non più di venti), chiusura sabato a pranzo e domenica tutto il giorno. Già questo la dice lunga sulla clientela, veri habitué infrasettimanali, che richiede quindi un rinnovamento costante dei piatti.
RISTORANTE VILLA NOLI AL SANTUARIO DI SAVONA
Corso Vittorio Veneto, 43R, 17100 Savona SV Telefono: 019 807099
Trattoria Magna Cum Laude a Savona
Vico della Mandorla, 13/R, 17100 Savona SV Telefono: 019 221 6862
Trattoria Reale a Savona
Via Calata Pietro Sbarbaro, 18r, 17100 Savona SV
Nessun commento:
Posta un commento