PADOVA
PASTICCERIA BIASETTO A PADOVA
La Pasticceria Biasetto apre a Padova nel 1998 e nel 2007 si aggiudica il riconoscimento di Bar dell’Anno 2007 da parte della giuria del Gambero Rosso.
E' qui che la famiglia Biasetto esprime la propria idea di pasticceria, un’arte fatta di pregiate materie prime , squisite ricette al cioccolato e meticolosa attenzione alla qualità e ai dettagli.
Qui il cliente può assaggiare la Setteveli® , deliziosa torta al cioccolato che ha fatto dell’Italia la vincitrice della Coppa del Mondo di Pasticceria nel '97.
Nel 2007 Biasetto diventa membro della prestigiosa associazione internazionale dei Relais Dessert, che riunisce i migliori professionisti del settore della pasticceria.
Nel 2008 apre a Bruxelles la Pâtisserie Biasetto , una tappa di crescita importante per la diffusione dei prodotti Biasetto all'estero.
CAFFE' PEDROCCHI A PADOVA
In via Otto Febbraio 15, a Padova dal 1831 sorge il Caffe' Pedrocchi creatura straordinaria di Antonio Pedrocchi e dell’architetto veneziano Jappelli. Ha l’imponenza di un tempio, con le magiche sale greca, romana, ercolana, rinascimentale, moresca, egizia e “Rossini”. Da sempre e' il centro culturale, politico, universitario, scientifico, giornalistico e nobile patavino. Nel Risorgimento, fu sede ideale degli studenti-patrioti. Vi hanno fatto sosta tutti i Savoia, Carducci, Giacosa, la Duse. Ancora oggi, e' promotore di un’intensa attivita' culturale. Nelle sale superiori, aperte nel 1842, accanto al piano nobile, c’e' il Museo del Risorgimento.
CAFFE' TORINESE A PALMANOVA (PD)
La Caffetteria Torinese nasce nel 1938 in uno dei palazzi più vecchi di Palmanova, inserita nei Locali Storici del FVG, passa alla gestione di Nereo Ballestriero e Marina Macor nel 1995.
Nereo e Marina provengono dal settore Alberghiero dove maturano una decennale esperienza.
L'impostazione del Locale è fondata sulla qualità dell'offerta, la quale comporta una notevole ricerca di prodotti tipici locali, ed anche fuori nazione. Una condizione questa che permette di assaporare ininterrottamente durante l'intera giornata grandi vini, distillati di pregio, bibite senza coloranti, frutta, verdura centrifugata, cibo dei Presidii Slow Food, carni crude, pesci crudi, formaggi, ecc. La costanza della qualità, la continua crescita dell' offerta e l'innovazione nella fusione dei cibi, porta all'importante riconoscimento a livello nazionale all'ambito premio MIGLIOR BAR D' ITALIA-GAMBERO ROSSO 2011 con la seguente motivazione:
«per la capacità di innovare con un'offerta che coniuga un respiro europeo alla tradizione locale adottando il chilometro zero, sapendosi aprire a suggestioni e sapori internazionali e garantendo la stessa completezza d'offerta e qualità dalla mattina alla tarda notte».
Lo stimolo arrivato da questo premio, alimenta ancor più curiosità, nuove tecniche, diversi viaggi all'estero per attingere a nuove tendenze, scoprire e studiare nuovi prodotti, e capire che c'è ancora molta strada da fare, da li nasce la consapevolezza che nonostante i riconoscimenti bisogna cambiare, innovarsi e rinnovarsi per andare avanti, ecco che nasce il nuovo progetto del BAR TORINESE 2.0, inaugurazione nel Novembre 2012 con un nuovo concept, dove l'immediatezza dell' offerta è tangibile da subito. Una nuova formula che qui è nata, e poi verrà replicata in diversi altri locali. Tutto questo porta nuovamente ai vertici massimi dei bar, infatti nel 2014 vinciamo per la seconda volta l'ambito premio MIGLIOR BAR D' ITALIA 2014 GAMBERO ROSSO giuria tecnica, ed allo stesso tempo anche il premio della Giuria Popolare con la seguente motivazione:
“Si conferma per la seconda volta nel giro di tre anni, il locale che meglio interpreta il concetto di bar del terzo millennio assommando qualità delle materie prime, originalità dell’offerta, attenzione all’ambiente, capacità di innovazione”.
VENEZIA
CAFFE' FLORIAN A VENEZIA
In Piazza San Marco 56 a Venezia sorge dal 1720 il Caffè Florian. Splendide sale, profumi e fascino sono rimasti quelli della tradizione del fondatore Floriano Francesconi, Florian per gli amici. Casanova vi corteggiava le dame. Goldoni vi entrò ragazzo. Lo frequentarono Gozzi, Parini, Pellico, Berchet, lord Byron, Foscolo, Goethe, Rousseau. Durante l’insurrezione del 1848 contro l’Austria, era quartier generale dei capi della rivoluzione, dove i congiurati chiesero la liberazione di Tommaseo e Manin, che proclamarono la risorta Repubblica di San Marco.
In Piazza San Marco 56 a Venezia sorge dal 1720 il Caffè Florian. Splendide sale, profumi e fascino sono rimasti quelli della tradizione del fondatore Floriano Francesconi, Florian per gli amici. Casanova vi corteggiava le dame. Goldoni vi entrò ragazzo. Lo frequentarono Gozzi, Parini, Pellico, Berchet, lord Byron, Foscolo, Goethe, Rousseau. Durante l’insurrezione del 1848 contro l’Austria, era quartier generale dei capi della rivoluzione, dove i congiurati chiesero la liberazione di Tommaseo e Manin, che proclamarono la risorta Repubblica di San Marco.
CAFFE' LAVENA A VENEZIA
Il Caffè Lavena in Piazza San Marco 133-134, a Venezia apre i battenti nel 1750. Era il Caffè dove i forestieri trovavano gondolieri, codega (il portatore di lampada), lusso e orchestra. Nel 1866, con Venezia liberata dall’Austria, fu il ritrovo degli ufficiali della Regia Marina. Nell’inverno 1882-83, Wagner sosto’ quasi ogni giorno, col suocero Listz o il violinista Frontali, e qui compose pagine del Parsifal, come ricorda la lapide nel locale. Le sedie, i tavolini, i preziosi lampadari testimoniano il passato illustre e invitano oggi a bere dove sedettero Foscolo, Verdi, D’Annunzio, Rubinstein, Rostropovich.
Il Caffè Lavena in Piazza San Marco 133-134, a Venezia apre i battenti nel 1750. Era il Caffè dove i forestieri trovavano gondolieri, codega (il portatore di lampada), lusso e orchestra. Nel 1866, con Venezia liberata dall’Austria, fu il ritrovo degli ufficiali della Regia Marina. Nell’inverno 1882-83, Wagner sosto’ quasi ogni giorno, col suocero Listz o il violinista Frontali, e qui compose pagine del Parsifal, come ricorda la lapide nel locale. Le sedie, i tavolini, i preziosi lampadari testimoniano il passato illustre e invitano oggi a bere dove sedettero Foscolo, Verdi, D’Annunzio, Rubinstein, Rostropovich.
CAFFE' QUADRI A VENEZIA
Affacciato dal 1775 su San Marco, il Gran caffè ristorante Quadri ha visto ai suoi tavolini lord Byron, Stendhal, John Ruskin, Wagner, Dumas, Proust. Durante il governo di Manin, tra l’insurrezione del 1848 e la resa di Radetzky, fu il preferito dei “moderati”, che affrettavano col pensiero l’annessione del Veneto al regno di Carlo Alberto. Nel Novecento mondano, lo frequentavano i duchi di Windsor, il generale Franco, Stravinsky, Hemingway, Cocteau e Braque. Stupendamente affrescato e lussuoso, offre anche una ristorazione di buon livello.
Affacciato dal 1775 su San Marco, il Gran caffè ristorante Quadri ha visto ai suoi tavolini lord Byron, Stendhal, John Ruskin, Wagner, Dumas, Proust. Durante il governo di Manin, tra l’insurrezione del 1848 e la resa di Radetzky, fu il preferito dei “moderati”, che affrettavano col pensiero l’annessione del Veneto al regno di Carlo Alberto. Nel Novecento mondano, lo frequentavano i duchi di Windsor, il generale Franco, Stravinsky, Hemingway, Cocteau e Braque. Stupendamente affrescato e lussuoso, offre anche una ristorazione di buon livello.
VERONA
BAR DANTE A VERONA
In Piazza dei Signori 2, a Verona sorge dal 1837 l'Antico Caffè Dante Nel 1860 divenne Caffè Capobianco e poi “Dante” nel 1865, quando Verona eresse il monumento al poeta per rivendicare la sua italianità contro l’Austria. Istituzione culturale, civile e patriottica, era detto “ròcolo de le ciàcole” e “Parlamentino” perché era il cuore della città dove si tenevano tutti gli incontri. Tra professori, avvocati, senatori, lo frequentarono i poeti Pindemonte, Zanella, Barbarani; il drammaturgo Simoni, il giornalista Fraccaroli, il maestro Mascagni, l’antropologo Lombroso. Finemente restaurato è ristorante e caffè di classe.
BAR DANTE A VERONA
In Piazza dei Signori 2, a Verona sorge dal 1837 l'Antico Caffè Dante Nel 1860 divenne Caffè Capobianco e poi “Dante” nel 1865, quando Verona eresse il monumento al poeta per rivendicare la sua italianità contro l’Austria. Istituzione culturale, civile e patriottica, era detto “ròcolo de le ciàcole” e “Parlamentino” perché era il cuore della città dove si tenevano tutti gli incontri. Tra professori, avvocati, senatori, lo frequentarono i poeti Pindemonte, Zanella, Barbarani; il drammaturgo Simoni, il giornalista Fraccaroli, il maestro Mascagni, l’antropologo Lombroso. Finemente restaurato è ristorante e caffè di classe.
CAFFE' FANTONI A VILLAFRANCA (VR)
Dal 1842 a Villafranca (VR), e' la storia del commendator Fantoni, pasticciere amico di Trilussa, Fogazzaro, Renato Simoni che da lui si riunivano con economisti e artisti per pantagrueliche merende e per le golose “sfogliatine”. Ha scandito gli eventi d’Italia con le sue dolcezze, tuttora in produzione, come i “Biscotti Umberto” in onore del principe che si battè al Quadrato, la “Torta della Pace” per l’armistizio di Villafranca del 1859, l’”Acqua di Fiume” per l’impresa di D’Annunzio del 1919, che oggi impreziosisce anche i cioccolatini dedicati al Vate. Finemente restaurato, è sede di incontri culturali.
Dal 1842 a Villafranca (VR), e' la storia del commendator Fantoni, pasticciere amico di Trilussa, Fogazzaro, Renato Simoni che da lui si riunivano con economisti e artisti per pantagrueliche merende e per le golose “sfogliatine”. Ha scandito gli eventi d’Italia con le sue dolcezze, tuttora in produzione, come i “Biscotti Umberto” in onore del principe che si battè al Quadrato, la “Torta della Pace” per l’armistizio di Villafranca del 1859, l’”Acqua di Fiume” per l’impresa di D’Annunzio del 1919, che oggi impreziosisce anche i cioccolatini dedicati al Vate. Finemente restaurato, è sede di incontri culturali.
VICENZA
Un chiosco in versione luxury. L'idea è stata di Francesco Ballico, brillante e ispirato pasticcere che firma una produzione dolce eseguita con una particolare attenzione alle presentazioni, abbinando in maniera armonica tradizione e fantasia. L'arredo trendy e moderno è strutturato in modo da esporre nel migliore dei modi le delizie del laboratorio, preparate con ingredienti di prima qualità mettendo al bando conservanti e prodotti industriali. Si può cogliere il sapore autentico e naturale dei dolci di Francesco fin dal mattino, assaggiando a colazione i morbidi lieviti in mostra nella vetrina della caffetteria, di fronte all'ingresso. Accanto c'è un elegante bancone che d'inverno fa da scrigno alle specialità al cioccolato, mentre d'estate esibisce l'eccellente gelato, artigianale al 100%. Paste, mousse e semifreddi trovano la loro esclusiva collocazione nella parte più interna del locale, in una goduriosa sfilata di leccornie come la "jivara" (mousse leggera al cioccolato al latte, perle croccanti e biscotto morbido), il "capriccio" (voluttuosa crema al mascarpone) e altre simili bontà. Nota di merito per la caffetteria, in particolare per gli ottimi espressi, intensi e ben fatti, per i morbidi e cremosi cappuccini e per il sublime cioccolato in tazza, denso e profumato.
CAFFE' CANTINA LA MENEGHINA A VICENZA
Il Caffè cantina La Meneghina Antica Offelleria di Vicenza ha le origini nel 1791. Un’antica lettera che risale al periodo austriaco, gelosamente conservata, racconta che nel 1848 “il luogo di patriottismo della Meneghina era tenuto d’occhio dagli agenti” ma il buon padrone vigilava sulle segrete adunanze per la liberta’. Garibaldi fu tra i suoi grandi estimatori e cosi’ il famoso giornalista scrittore Guido Piovene, simbolo della cultura vicentina. Conserva le splendide salette con arredi duecentenari e le tradizionali ricette.
CAFFE' CANTINA LA MENEGHINA A VICENZA
Il Caffè cantina La Meneghina Antica Offelleria di Vicenza ha le origini nel 1791. Un’antica lettera che risale al periodo austriaco, gelosamente conservata, racconta che nel 1848 “il luogo di patriottismo della Meneghina era tenuto d’occhio dagli agenti” ma il buon padrone vigilava sulle segrete adunanze per la liberta’. Garibaldi fu tra i suoi grandi estimatori e cosi’ il famoso giornalista scrittore Guido Piovene, simbolo della cultura vicentina. Conserva le splendide salette con arredi duecentenari e le tradizionali ricette.
GRAPPERIA NARDINI A BASSANO (VI)
La Grapperia Nardini dal 1779 di Bassano del Grappa non e’ solo un locale da trnamandare, da amare e ammirare. Oggi, come nel passato, e’ luogo d'incontro, di appassionato approccio per i bassanesi e tutti coloro che visitano, transitano, sostano sul piu’ famoso ponte dell'Italia patriottica. E la Grapperia, fondata da Bortolo Nardini, e’ simbolo di Patria prima e capitale poi del piu’ prezioso distillato italiano, la grappa.
La Grapperia Nardini dal 1779 di Bassano del Grappa non e’ solo un locale da trnamandare, da amare e ammirare. Oggi, come nel passato, e’ luogo d'incontro, di appassionato approccio per i bassanesi e tutti coloro che visitano, transitano, sostano sul piu’ famoso ponte dell'Italia patriottica. E la Grapperia, fondata da Bortolo Nardini, e’ simbolo di Patria prima e capitale poi del piu’ prezioso distillato italiano, la grappa.
LIQUORERIA CARLOTTO A VALDAGNO (VI)
La Liquoreria Carlotto di Valdagno (VI) e’ stata aperta nel 1919 dai discendenti dei liquoristi viennesi Potepan. E’ un'istituzione veneta del buon bere che conserva intatto lo stile ottocentesco di "bottega da vino". Ha sede in Palazzo Mastini, con antiche botti e un bancone lungo quanto il negozio. E’ meta dei migliori bevitori del mondo, per la sua fine produzione che va dal Rosolio, allo Zabaione, all'Amaro '900 d'ispirazione austro-ungarica.
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